BELLONA – Quella appena trascorsa è stata una mattinata movimentata al Comune di Bellona (29 novembre), dove il “Comitato cittadino Bellona/Triflisco: Mai più Ilside” si è recato per chiedere risposte in merito alla messa in sicurezza del sito dell’Ilside. I manifestanti hanno occupato gli uffici e hanno preteso un intervento del sindaco tramite una ordinanza in danno nei confronti della società interessata. Il racconto della giornata lo affidiamo ai movimenti.
“La mattinata di oggi – recita la nota del Comitato cittadino Bellona/Triflisco – ha visto una mobilitazione massiva degli attivisti del Comitato Cittadino, che ha assediato la Casa Comunale. L’obiettivo dichiarato era quello di sollecitare l’emissione dell’ordinanza in danno di Ilside tante volte invocata da più parti per la prosecuzione della procedura di messa in sicurezza del sito di stoccaggio. La mediazione delle forze dell’ordine presenti in loco e la pressione degli attivisti ha fatto sì che il Sindaco diramasse una nota ufficiale indirizzata al Comitato, documento che di seguito si allega. Da tale nota si apprende che con effetto dal 30 novembre Ilside riprenderà le operazioni di messa in sicurezza e successiva rimozione dei rifiuti da smaltire, avendo la Procura concesso il dissequestro del sito per 45 giorni, provvedimento che di seguito si allega. Le attività, per disposizione della Procura, verranno monitorate dal reparto NOE dei Carabinieri. L’iniziativa di stamattina ha consentito di acclarare la verità di una notizia diffusa ieri da diverse testate. Ilside è ritornata sulla scena e i soggetti politici che avevano assunto impegni di intervenire in sostituzione si sono di nuovo dileguati. Non abbasseremo la guardia. Ora come ora sono indispensabili un controllo ed un presidio costanti di quanto verrà posto in essere da domani in poi. E su questo si concentrerà la vigilanza del Comitato per i prossimi quarantacinque giorni. Non arretreremo di un passo neanche in merito alla revoca delle concessioni, che è e rimane un tassello importante di questo intricato mosaico, nonché condizione imprescindibile affinché Ilside venga neutralizzata e non si ripetano più disastri come quelli dell’11 luglio scorso”.
Alla nota del comitato si è aggiunta nel pomeriggio anche la nota del C.s.o.a. Tempo Rosso: “Questa mattina a Bellona (ce) il Comitato Mai Piu’ Ilside e attivisti delle lotte a difesa del territorio, hanno occupato la casa comunale del piccolo centro casertano, dove a luglio, durante la lunga estate dei roghi e dei veleni, sono andati in fiamme i capannoni di Ilside, azienda specializzata nel trattamento di rifiuti speciali, tra cui anche plastiche e rifiuti ospedalieri. Gli occupanti, oltre a raggiungere la stanza del sindaco, sono riusciti a salire sul tetto della struttura, dove hanno resistito per piu’ di tre ore, fino a che non e’ stato prodotto un documento ufficiale che indica Ilside come responsabile della messa in sicurezza. Da luglio infatti, non e’ stata ancora effettuata la messa in sicurezza e, soprattutto nei giorni di pioggia, dai cumuli di terra che e’ stata utilizzata per spegnere il rogo, si alzano fumarole tossiche. Da mesi la comunita’ bellonese e’ in balia di un gioco di rimpalli istituzionali tra comune, regione e procura, su chi debba nell’immediato provvedere ai lavori di messa in sicurezza, propedeutici alla bonifica. Solo la settimana scorsa, il comitato aveva occupato l’ufficio del dirigente regionale per l’ambiente e il territorio a Caserta e ancora una volta c’era stato un rimpallo di competenze, il solito scaricabarile che la comunita’ deve subire da piu’ di tre mesi. Questa mattina la determinazione popolare ha resistito alla pioggia e soprattutto ai tentativi delle forze dell’ordine di far smobilitare l’occupazione, fino a che non e’ stato imposto al sindaco di produrre il documento in questione. La messa in sicurezza spetta ad Ilside e la stessa deve cominciare entro il 1 dicembre, data per la quale i movimenti hanno annunciato la loro presenza all’esterno del sito. Tre mesi di lotte e di mobilitazioni con cortei, blocchi stradali, occupazioni contro il disinteresse totale di politici e istituzioni sia per lo spegnimento del rogo, sia appunto per la messa in sicurezza e per la bonifica. Nei prossimi giorni quindi si attende che Ilside riapra finalmente i cancelli per cominciare i lavori di messa in sicurezza, giorni per cui sono previste assemblee e nuove iniziative di lotta, per dare la spallata finale per la bonifica di uno dei siti, oggetto dei roghi di questa estate, tra i piu’ pericolosi della Campania intera, data anche la vicinanza al fiume Volturno, le cui acque straripando per le piogge di questi giorni, possono raggiungere i cumuli di terra tossica che sono presenti all’interno dell’area Ilside e riversare nel fiume le decine di elementi tossici e inquinanti frutto del rogo. Una lotta, quella del Comitato Mai Piu Ilside, che da luglio, con caparbieta’, sta facendo crollare il muro di connivenze e silenzi che vede coinvolte istituzioni e proprieta’ dell’azienda”.
Dopo un lungo confronto, avvenuto anche grazie all’intermediazione delle forze dell’ordine, il primo cittadino Filippo Abbate ha diramato un comunicato:
In mattinata si sono presentati esponenti o rappresentanti del comitato civico triflisco bellona. Pretendevano l’emissione di una ordinanza in danno di ilside per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e rimozione dei rifiuti. Più volte ho spiegato che per questo eravamo in attesa delle determinazioni della procura della repubblica. La procura della repubblica in questi giorni ha concluso le proprie procedure avviate in data 27.09 u.s. ed ha autorizzato ilside con proprio atto del 27.11.2017 ad effettuare i lavori a partire dal 30 novembre. Ilside deve eseguire l’ordinanza sindacale n. 4/2017. Come si vede non siamo mai stati con le mani in mano e, finalmente, siamo giunti al momento dell’inizio dei lavori. Di seguito il documento consegnato in mattinata a chi rappresentava il comitato.
Red.