Imparare l’inglese online è davvero efficace?

Imparare l’inglese online è davvero efficace?

Dopo circa un anno e mezzo di didattica a distanza, per quanto determinata da cause di forza maggiore, i processi e i protocolli dell’apprendimento online dovrebbero essere più o meno oliati. E questo non solo per quanto riguarda le persone in età scolare, che la didattica a distanza l’hanno fondamentalmente “subita”, spesso obtorto collo, pagando il prezzo di una mancata dimensione sociale che a quell’età fa spesso la differenza nell’ambito di una formazione individuale a trecentosessanta gradi. Anche gli adulti che hanno frequentato dei corsi – di formazione, di aggiornamento, di upgrade professionale – hanno preso dimestichezza con la didattica via Internet, in alcuni casi superando delle ataviche remore verso tutto ciò che è immateriale e si manifesta a prescindere dalla compresenza degli attori nel medesimo luogo fisico.

Nel 2020 boom di corsi online

Secondo un articolo del The Economist pubblicato nell’ottobre dello scorso anno, il 2020 è stato – ovviamente anche, per non dire soprattutto, a causa della pandemia – l’anno del MOOC (Massive Online Open Courses), che ha coinvolto sia studenti che dipendenti di grandi aziende. Secondo alcune ricerche condotte indipendentemente da una serie di aziende che operano nel settore, l’incremento di iscritti ha superato il 100% rispetto al 2019, con picchi che sfiorano il 150%, soprattutto per quanto riguarda i corsi di lingua straniera, in primis ovviamente l’inglese. Segno che la gente, mediamente, tende ormai a fidarsi delle offerte di didattica online, almeno quelle messe a disposizione da società e/o istituti di comprovata eccellenza. Eppure delle “sacche di resistenza” permangono, e molte persone faticano a fidarsi. A farne le spese, in molti casi, sono proprio i corsi di inglese o di altre lingue straniere. Forse anche perché coloro che si avvicinano in maniera estemporanea al mondo magmatico dei corsi online vengono sovente sedotti da slogan roboanti del tipo “impara l’inglese al tuo ritmo a un prezzo ridicolo” grazie al nostro metodo rivoluzionario”, intravedendo nel binomio “tempistiche accorciate + prezzi contenuti” una garanzia di successo immediato e privo di fatica.

Quali sono i parametri da tenere in considerazione nella valutazione di un corso di lingua inglese online?

La realtà è che un buon livello di inglese può essere effettivamente conseguito da chiunque, con uno sforzo commisurato allo standard che si intende raggiungere. È altresì vero che esistono corsi online per tutte le tasche, e non è detto che ai prezzi più alti corrisponda l’offerta didattica più qualificata. Esistono anche corsi a prezzi modici, o persino gratuiti, che si contraddistinguono per qualità delle lezioni e professionalità dei docenti. Ciò che bisogna in ogni caso confrontare è il metodo e la natura della proposta didattica. Come si articolano i corsi? Come e quanto si modulano a seconda delle esigenze (ad esempio lavorative) dello studente? In cosa consistono le verifiche? Qual è il monte ore complessivo e come viene ripartito? Come vengono monitorati i progressi dello studente? Sono tutte domande e tutti parametri che chiunque si avvicini a un corso di inglese (ma per qualsiasi altra lingua, compreso l’italiano per stranieri, il discorso sarebbe analogo) dovrebbe prendere in esame e valutare con attenzione prima di intraprendere un programma di studi. Per questo motivo, ora analizzeremo alcuni dei “punti sensibili” che andrebbero esaminati a fondo per stabilire se un corso di inglese è affidabile ed efficace oppure no.

  1. Certificata attendibilità. In inglese la chiamano accountability, ovvero quella qualità che possiedono le persone fisiche e giuridiche (dunque anche istituzioni pubbliche o private) la cui competenza nel loro settore di riferimento è al di sopra di ogni sospetto. Vale anche per chi offre dei corsi di inglese: ovviamente si possono trovare online degli ottimi freelance disposti a offrire lezioni a basso costo, con un’ampia disponibilità e flessibilità per quanto riguarda gli orari. Ma come è facilmente intuibile, in questi casi ci si affida perlopiù alla buona sorte, o al massimo a qualche referenza non sempre attendibile. Quando si ha a che fare con un’istituzione riconosciuta, invece, il margine di rischio si assottiglia sensibilmente, fino quasi a sparire.
  2. Offerta didattica chiara e intellegibile. Internet è il luogo per eccellenza delle strutture rizomatiche, nel senso che l’incedere dei testi non è mai semplicemente uno scorrimento orizzontale da un punto A verso un punto B. Al contrario si tratta, per l’appunto, di reticoli di testo, richiamati tra loro attraverso una serie di menu e di link interni alle varie pagine. Per questo motivo, è essenziale che questi ultimi siano di immediata comprensione, in modo tale che lo studente possa orientarsi all’interno delle informazioni e delle offerte del sito senza perdere troppo tempo. Inoltre, una pulizia nella presentazione del prodotto rispecchia sovente un’analoga chiarezza nell’esposizione delle lezioni.
  3. Possibilità di verifiche e interazioni costanti con il personale docente. Un allievo di inglese, soprattutto se alle prime armi, ha costantemente bisogno che il suo lavoro venga seguito, a volte passo per passo. In alcune circostanze, è vero, si tratta perlopiù di una sorta di rassicurazione dal punto di vista psicologico, ma è comunque un elemento essenziale a dare una spinta motivazionale decisiva all’allievo. Quindi, interazione con il docente (ad esempio con delle sessioni di conversazione) e piccole verifiche periodiche (anche dei semplici quiz da svolgere autonomamente direttamente sul sito di riferimento) devono necessariamente diventare degli inseparabili compagni di viaggio durante il percorso didattico: aiuteranno a fissare dei punti fermi e a chiarire dei concetti definibili completamente solo in maniera empirica.

Questi tre “semafori” sono facili da individuare anche soltanto dando un’occhiata al sito del corso che si intende seguire, e pertanto consentono una prima scrematura pressoché immediata. Se un operatore online del settore presenta tutte e tre le caratteristiche sopraelencate, è assai improbabile che possa rivelarsi inefficace o inefficiente. Al contrario, ovviamente, bisogna restare un po’ guardinghi e magari chiedere maggiori delucidazioni: non è detto, infatti, che una non completa soddisfazione dei requisiti di cui sopra sia sinonimo di trascuratezza o approssimazione; si tratta, tuttavia, di qualcosa che va necessariamente approfondito.

Un trend destinato a crescere nel futuro

Con la crescente familiarità delle persone nei confronti della didattica a distanza e l’altrettanto crescente richiesta di un’ottima conoscenza dell’inglese da parte delle grandi aziende, i corsi online sono destinati ad aumentare nei prossimi anni, generando se possibile ancora più confusione. Sapere quale scegliere senza andare a tentoni è un vantaggio che poi si riverserà in maniera positiva anche nel processo di apprendimento, abbattendo i tempi di ricerca e garantendo un percorso fatto su misura per il singolo studente e non per una classe di 20-30 persone.

C. S.

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