CALVI R./SPARANISE – Sull’area ex Pozzi, dove giace la “discarica abusiva più grande d’Europa”, pendono due richieste di valutazione di impatto ambientale relative ad altrettanti impianti di trattamento di rifiuto organico. Mentre 15 milioni di euro stanziati per le operazioni preliminari alla bonifica restano fermi da mesi.
I siti distano poche centinaia di metri l’uno dall’altro e, insieme, andrebbero ad impegnare un’area di circa 99mila metri quadri per una capacità di 76mila tonnellate annue di rifiuti trattati.
Rispetto ad entrambe le richieste, la Regione avrebbe già espresso parere di non assoggettabilità, pur cui il potere di autorizzare sarebbe in capo alla Provincia guidata da Giorgio Magliocca.
Il primo progetto, quello di dimensioni minori, é espressione della GARDEN SRL di cui é legale rappresentante Maria Grazia Sorbo e ha sede legale a Caserta. Circa 23mila mq, per la “REALIZZAZIONE DI UN OPIFICIO PER LA PRODUZIONE DI AMMENDANTI AGRICOLI”. Trattebbe fino a un totale annuo di 36mila tonnellate stimate.
Nella richiesta di VIA, a pag. 42, si legge: “[…] la fornitura di materia prima potrà provenire da territori posti fuori dai confini della provincia di Caserta (principalmente l’area di provincia a nord di Napoli […])”.
Il secondo impianto, quello di dimensioni maggiori, é targato ALEKOS Spa. Si tratta di una società con sede legale a Milano che ha presentato un progetto da realizzarsi sui territori di Sparanise e Calvi e che copre un totale di circa 76mila Mq. Anche in questo caso, per la “REALIZZAZIONE DI UN OPIFICIO PER LA PRODUZIONE DI AMMENDANTI AGRICOLI”. Il totale annuo stimato di tonnellate trattate arriva fino a 40mila.
La ALEKOS Spa, com’è possibile osservare tramite visura camerale, é legata alla più nota DHI, dell’imprenditore dei rifiuti Di Nardi più volte coinvolto in scandali ed inchieste.
Relativamente alla proprietà dei terreni, entrambe le società scrivono: “[…] la ditta ha piena disponibilità dell’area in quanto ha regolare contratto di comodato con altra ditta dello stesso gruppo […]”. Tuttavia, nel caso della GARDEN SRL, da visura catastale, il suolo risulta di proprietà della ASTECOM SRLS di Vitale Raffaele e Vitale Pasquale che ne detengono il 50% ciascuno.
La famiglia Sorbo, anch’essa coinvolta in vicende giudiziarie legate alle attività nel ciclo dei rifiuti, sembrerebbe – secondo quanto emerge anche da fonti confidenziali – in società con i Vitale nel business dello smaltimento dell’umido.
Nel frattempo da Regione e Governo, sulla ex Pozzi, è silenzio assordante.
Teodosio Lepore