Il bel libro di Marie-Dominique Lelièvre, “Chanel N° 5” (Baldini+Castoldi, 240 pagine, 18 Euro, traduzione di Raffaella Patriarca), è – come recita il sottotitolo – una “Biografia non autorizzata” del profumo legato a una famosissima battuta di Marilyn Monroe. Ma non solo di questo si narra nel volume, che è un’autentica miniera di notizie.
Nell’anno che celebra il centenario della creazione del leggendario Chanel N° 5, il libro di Marie-Dominique Lelièvre vuole essere non solo un omaggio, ma la narrazione della genesi e della creazione di un profumo che per tutti rappresenta un mito. Profumiere di talento alla corte dello zar, Ernest Beaux torna in Francia con il Rallet N° 1, il profumo che sarà alla base dell’essenza che incarnerà un’epoca e, soprattutto, un personaggio da favola, Coco Chanel. Assunto dalla stilista perché crei un profumo nuovo, diverso, unico e originale, Beaux darà vita al N° 5. Siamo nel 1921 e l’attività di Chanel è solo agli inizi. Grazie all’intraprendenza e alle capacità manageriali dei fratelli Wertheimer, la società da poco fondata da Coco comincia a farsi strada nel mondo degli affari, fino a diventare un fiore all’occhiello dell’imprenditoria francese. Ma la Seconda guerra mondiale incombe, e con essa le minacce del regime nazista alla sopravvivenza in mani francesi – ed ebree – di tante aziende. In questi anni si rompe il sodalizio tra Coco e i fratelli Wertheimer. Dopo il conflitto, il viaggio del N° 5 riparte dagli Stati Uniti per diventare l’icona che oggi tutti conosciamo.
Un secolo dopo la sua creazione (5 maggio 1921), il N° 5 rimane “il” profumo per antonomasia. Questa fragranza senza tempo dal flacone minimalista è una sfinge che cela un numero incredibile di segreti. A immagine dell’enigmatica Coco Chanel, che ha saputo costruire la leggenda del Santo Graal della profumeria, un profumo che non assomiglia a nessun altro. Marie-Dominique Lelièvre – autrice di romanzi e biografie, oltre che giornalista, attualmente collabora con “Marianne”, “L’Express” e “Libération” – racconta in “Chanel N° 5. Biografia non autorizzata” non solo la storia di una donna geniale, di un profumo rivoluzionario, ma anche quella di un’intera epoca e dei suoi momenti più luminosi e più drammatici.
I nostri lettori adesso vorranno sapere in quale parte di questo libro si parla della celeberrima battuta di Marilyn Monroe. Si legge tra l’altro nel quarto capitolo: “Il 7 aprile 1952, il settimanale ‘Life’ dedica la sua copertina a una giovane attrice quasi sconosciuta. ‘Marilyn Monroe, the talk of Hollywood’. La beniamina degli studiosnon è ancora un mito, anzi. Non ha ancora girato nessuno dei suoi grandi film. Non è ancora la donna più sexy del mondo (…). Nell’intervista che concede al giornalista di ‘Life’, è lei a condurre le danze. E a nominare spontaneamente il N° 5. ‘Un giorno un tizio mi ha chiesto: Marilyn, che cosa indossi a letto? Ho risposto che indossavo solo Chanel N° 5’”.
Red. Cro.