BELLONA – La scandalosa vicenda che ha visto protagonista la società Ilside, a più di quattro anni dall’incendio scoppiato nel sito di Bellona, continua a tenere banco. La III Commissione “Terra dei Fuochi, Bonifiche, Ecomafie” del Consiglio Regionale della Campania, presieduta da Gianpiero Zinzi, ha fissato per domani (giovedì 29 settembre) una audizione alla quale è stato invitato anche il sindaco di Bellona, Filippo Abbate.
Ricordiamo che ancora poco o niente si è saputo in merito alla questione dell’incendio (le reali cause), né tanto meno è stata sbrogliata la matassa relativa ai costi della bonifica del sito. Il Comune di Bellona, infatti, di fronte all’immobilismo della società proprietaria della Ilside, aveva commissionato la bonifica alla Esogest (società del gruppo Sorbo). Quest’ultima, a conclusione dei lavori, ha chiesto le spese all’Ente poiché la società ex Jacorossi non ha voluto corrispondere il costo delle operazioni di bonifica. A complicare la vicenda, è arrivato anche il fallimento dell’Ilside srl (leggi qui).
Intanto il gruppo politico “Bellona 5 Stelle” in una nota chiede chiarezza su tutta la vicenda:
Avevamo avviato, attraverso il consigliere Regionale del M5s Vincenzo Viglione, la richiesta di fare luce, dando così forma e sostanza a quelli che sono i principi del movimento.
Forse sapremo dall’audizione del sindaco di Bellona e delle altre parti coinvolte, davanti alla III Commissione “Terra dei Fuochi, Bonifiche, Ecomafie, presso il Consiglio Regionale della Campania, cosa è accaduto e cosa sta accadendo nella intrigatissima vicenda giuridico-amministrativa, scatenatasi all’indomani dell’incendio di materiali proveniente dalla raccolta rifiuti, presso la società Ilside , sita in Bellona.
Forse, capiremo meglio come mai, a distanza di anni, ancora non si sia risolta la minaccia di grave inquinamento dovuta ai materiali incombusti di quell’incendio che non ha ancora un perché.
Forse capiremo come sia stato possibile che per una vicenda su chi dovesse pagare i costi della rimozione e messa in sicurezza del territorio, al netto di atti, ingiunzioni, condanne, ricorsi, fallimenti, sentenze, verbali, indagini, procure, gli unici soldi fin’ora visti sono i 163.450,89 euro pagati dal Comune di Bellona a ESOGEST e il successivo atto ingiuntivo della stessa ESOGEST a carico del nostro comune per ulteriori € 687.285,15.
Singolare momentaneo epilogo, visto che i cittadini di Bellona erano l’unica, certa, parte lesa.
A domani.
Leggi la convocazione: 2016-09-20-AttiCommissione_110242
Red.