Indagini nell’area ex Pozzi/Iplave, Marrocco: “Fiducioso sulle modalità di attuazione dei rilievi”

Indagini nell’area ex Pozzi/Iplave, Marrocco: “Fiducioso sulle modalità di attuazione dei rilievi”

CALVI R. – Il 27  Aprile scorso veniva pubblicato un  documentario esclusivo sui rifiuti pericolosi nascosti nell’area ex Pozzi di Calvi Risorta/Sparanise,  su cui la Iavazzi Ambiente Scarl vorrebbe realizzare una centrale a biomasse.

Un reportage inedito realizzato da Salvatore Minieri e Tony De Angelis,  in cui, i due giornalisti,  mostrano la grande quantità di rifiuti industriali nascosti a pochi metri sotto terra: Amianto polverizzato, residui di ceramica, oli esausti, plastica, oggetti di ogni genere… in definitiva una vera e propria discarica sotterrata.

Giovanni Marrocco - Consigliere di MinoranzaFinalmente però la testimonianza, senza precedenti di Minieri e De Angelis, raggiunge un importante obiettivo giudiziale:   la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere avvia infatti   una serie di indagini per verificare l’inquinamento ambientale dell’area. Grazie quindi all’inchiesta giornalistica dei due professionisti, per la prima volta, dopo quasi quarant’anni, si arriva finalmente ad una svolta.

Questa mattina, accompagnati dal sindaco di Calvi Risorta, Giovanni Marrocco, sono giunti sul luogo “incriminato” i Vigili del Fuoco e la Forestale. Effettuata  la mappatura dei quadranti da analizzare, cioè la divisione dell’intera area  in vari settori, inizia la prima fase dell’operazione:  la verifica dello stato di  radioattività del suolo.

Si procederà poi con  i riscontri con geomagnetometri e strutture per sondare il terreno con la tecnica del Top Soil, successivamente,  interverrà  l’Arpac con  il carotaggio,  mentre l’Asl effettuerà  un’analisi sui prodotti agricoli per verificare l’avvelenamento causato dai rifiuti tossici.

“Sono fiducioso sulle modalità di attuazione e  sull’esito degli interventi”, dichiara il Sindaco Marrocco, “e colgo l’occasione per invitare nuovamente  tutti gli organi competenti a collaborare con il Comune, affinchè le indagini intraprese, dall’amico Minieri, a cui vanno le mie più vive congratulazioni,  non siano notizie buttate al vento, ma che le stesse facciano da tramite  per il riscatto del nostro territorio”.

Un ulteriore ringraziamento”, prosegue Marrocco, “ va al Corpo Forestale dello Stato di Calvi Risorta, nella persona del comandante Vincenzo Gatta, che con sacrificio e abnegazione sta seguendo le operazioni”.

Luciana Antinolfi

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