Informazione di garanzia all’amministratore unico della C.S.I. srl: gli inquirenti indagano su tutto il sistema Calabrò – D’Alonzo? Intanto il Comune di Maddaloni sospende il servizio di parcheggio a pagamento di cui si occupava la società intestata al camiglianese

Informazione di garanzia all’amministratore unico della C.S.I. srl: gli inquirenti indagano su tutto il sistema Calabrò – D’Alonzo? Intanto il Comune di Maddaloni sospende il servizio di parcheggio a pagamento di cui si occupava la società intestata al camiglianese

CAMIGLIANO/MADDALONI/PIGNATARO M. – Le notizie relative all’informazione di garanzia dell’Amministratore unico della C.S.I. e alla perquisizione della società nella sede di Maddaloni (leggi qui) hanno avuto i primi effetti. La società che ha sede legale a San Prisco ha diramato una comunicazione nella quale assicura la propria disponibilità e chiede ai cittadini di verificare la propria posizione in merito al ruolo idrico recandosi nei propri uffici. Nel frattempo, invece, il Comune di Maddaloni avrebbe sospeso il servizio dei parcheggi a pagamento di cui si occupava proprio la società finita al centro dell’inchiesta giudiziaria.

In attesa di capire quali saranno i risvolti giudiziari e amministrativi, in merito soprattutto al rapporto tra la società e il Comune maddalonese, a molti non è sfuggita una piccola imprecisione nel comunicato stampa diffuso sabato scorso (9 luglio) dal Comando provinciale dei carabinieri di Caserta. Potrebbe trattarsi di un refuso oppure di una sorta di lapsus. Nella velina, infatti, l’Arma comunica che l’informazione di garanzia è stata notificata “all’Amministratore unico della società “CSI” (Centro Servizi Italia), con sede in Maddaloni”, mettendo insieme i nomi di due società: la C.S.I. srl (acronimo di Centro Sicurezza Italia) e la Centro Servizi Italia srl. Si potrebbe pensare a un errore se non fosse emerso che le due società sono legate indissolubilmente tra loro. Entrambe, infatti, hanno come amministratore unico Angelo Calabrò (marito del consigliere comunale Rosanna D’Alonzo e genero di Francesco D’Alonzo, pilastro imprenditoriale del magliocchismo). La C.S.I. srl, nata sulle ceneri della Eagle srl (leggi qui) e che ha sede a San Prisco e a Maddaloni, è una società che ha come socio unico lo stesso Calabrò (con capitale sociale di 10mila euro). La Centro Servizi Italia srl, invece, che ha sede a Casalbordino di Chieti e a San Prisco (allo stesso indirizzo della C.S.I. srl), ha come soci la C.S.I. srl al 99% e all’1% il signor Giuseppe Rossi di Caserta. Le quote delle due sono per la stragrande maggioranza nelle mani del genero di D’Alonzo (guarda le visure camerali pubblicate di seguito).

Ora, la società che si è occupata del ruolo idrico e che, da quanto si legge, ha ottenuto importanti affidamenti nel Comune di Maddaloni è la C.S.I. srl. Allora perché improvvisamente compare l’altra società nella nota delle forze dell’ordine? Si tratta di un caso fortuito oppure gli inquirenti stanno indagando a largo raggio sulle società che fanno capo a un unico centro decisionale? Soltanto gli eventuali sviluppi dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere potranno dare qualche risposta a tali curiosità.

VISURA CSI srl

Centro-servizi-Italia-visura-storica (1)

Red. Cro.

Commenta con Facebook