NAPOLI – Stroke unit mobili, sicurezza informatica per dispositivi medicali e sensori indossabili wireless: queste sono le prime tre innovazioni che potrebbero influire sull’assistenza sanitaria in Regione Campania.
Le stroke unit mobili potrebbero costituire un cambio rilevante nell’erogazione dei servizi, poiché circa l’85 per cento degli ictus sono ischemici e l’ictus è una delle principali cause di morte. Al secondo posto si posiziona la sicurezza informatica dei dispositivi medicali: un tema che ha ottenuto una maggiore attenzione dopo che, nel 2015, un importante sistema infusionale è stato hackerato.
“I dipartimenti di ingegneria sanitaria, risk management e information technology – sottolinea il dottor Sergio Canzanella, direttore dell’Osservatorio Regionale Cure Palliative e Medicina del Dolore in Campania – dovranno adottare misure congiunte per ridurre le cyberminacce. Al punto 3 si trovano i sensori indossabili wireless. Data l’attuale grande diffusione di strumenti per la raccolta di dati relativi alla salute e al benessere sotto forma di App negli smartphone o negli orologi da polso, dobbiamo incoraggiare i sistemi sanitari a investire nell’uso dei sensori indossabili per migliorare la sicurezza della terapia e il rapporto costo-efficacia. I sensori indossabili consentono il monitoraggio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di soggetti affetti da una vasta gamma di condizioni gravi e croniche, quali malattia di Alzheimer, diabete, epilessia, aritmie, insufficienza cardiaca, ulcere da pressione. Inoltre, possono essere utili anche durante il ricovero, essendo in grado di offrire un monitoraggio continuo ma meno invasivo dello stato di salute del paziente, fornire più dati ai medici ed eventualmente consentire ai pazienti di lasciare prima l’ospedale e prevenire nuovi ricoveri, senza contare l’ipotesi, in chirurgia, di un monitoraggio discreto pre, intra e post-operatorio”.
C.S.