PIGNATARO M. – Dopo che la Prefettura ha emesso interdittiva antimafia ai danni dell’associazione “L’Arcobaleno”, il Comune di Pignataro Maggiore annuncia la revoca della assegnazione alla stessa dei beni confiscati in località Torre dell’Ortello. Di seguito il comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale:
E’ stata revocata ad horas la gestione dei beni confiscati alla camorra, assegnata provvisoriamente all’Associazione Centro Polivalente “L’Arcobaleno” Onlus, con sede in Castelvolturno, aggiudicataria in concessione a titolo gratuito, a norma delle leggi antimafia, dei beni immobili confiscati a Pignataro Maggiore in località Torre dell’Ortello.
Il sindaco, Raimondo Cuccaro ha dato immediatamente corso a un’interdittiva antimafia, emessa dalla prefettura di Caserta, in quanto la stessa cooperativa Arcobaleno risulterebbe vicina a soggetti coinvolti nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli denominata “Operazione Domitia Village”.
La fascia tricolore di Pignataro Maggiore ha anche allertato la prefettura, chiedendo un incontro in tempi brevi per assegnare tutti i beni di Torre dell’Ortello alla cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”, che a Pignataro gestisce già alcuni appezzamenti confiscati alle locali consorterie criminali.
“Più veloci e solerti di così non si può – ha sottolineato il sindaco Raimondo Cuccaro – abbiamo il dovere di essere tempestivi e non perdere l’annata agraria dei beni rurali sottratti alla malavita organizzata e, per queste ragioni, dobbiamo immediatamente affidare alla cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana la gestione delle Cento Moggia. Sto sollecitando la prefettura per ottenere un immediato affidamento dei terreni in località Torre dell’Ortello.
Sull’affidamento ad Arcobaleno il sindaco ha dato ulteriori spiegazioni tecniche che non lasciano spazio ad interpretazioni.
“Eravano in attesa di documentazione antimafia della coop Arcobaleno da circa 100 giorni – ha precisato Cuccaro – trascorso un mese e mezzo dalla richiesta, il bene viene comunque affidato per disposizioni di legge. L’iter procedurale è stato influenzato da alcuni ritardi nell’emissione della certificazione antimafia a carico del sodalizio di Castel Volturno. Il tutto si è risolto in maniera chiara e definitiva. Ora chiediamo la massima solerzia degli organi competenti per assegnare i beni e non perdere l’annata di produzione di cereali e frutti”.