PASTORANO/VITULAZIO – La Dhi Di Nardi Holding Industriale continua la battaglia sul fronte amministrativo dopo che è risultata destinataria di una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Caserta. Dopo che è stata respinta la richiesta di sospensione del provvedimento prefettizio, ad opera del Tribunale amministrativo regionale della Campania, i legali della società che ha sede a Pastorano hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la Prefettura e il Ministero dell’Interno, chiedendo la riforma dell’ordinanza cautelare della prima sezione del Tar.
Con ordinanza del 7 febbraio, invece, la terza sezione del Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha respinto l’istanza di misura cautelare temporanea fissando per la discussione collegiale la Camera di Consiglio del’ 8 marzo 2018.“Ritenuto – si legge nell’ordinanza – che, in questa fase di sommaria delibazione, i puntuali argomenti posti a base dell’ordinanza appellata resistono alle censure della parte appellante; Considerato, in particolare, che le misure di carattere interdittivo antimafia sono giustificabili in presenza di un tessuto di collegamenti ed anche cointeressenze economiche senza necessità che vi siano, o siano conclusi, procedimenti penali ovvero intervenute condanne”.
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Red. cro.