CALVI R. – La questione della bonifica di amianto presso i locali della scuola media statale “Cales”, cui fa riferimento la delibera della Giunta Comunale, numero 110, datata 13 settembre 2013, ha suscitato un “allarme generale”. Il problema sulla localizzazione e sui possibili rischi connessi al materiale inquinante, nonché sui tempi e sulle modalità di esecuzione della bonifica, era stato sollevato dai Consiglieri Marrocco e Cipro che, constatata l’assenza di informativa adeguata, presentavano una interrogazione al Sindaco per avere notizie più rassicuranti. Dalla casa comunale, e precisamente dall’Ing. Santillo, giunge nota inviata al Dirigente Scolastico, che “non esiste nessun pericolo per il personale e per gli allievi che frequentano detto plesso”, in quanto la bonifica riguarda “un piccolo serbatoio e due piccoli elementi di tubazione in cemento amianto…che non destano preoccupazioni per la salute pubblica.”
“Solerte come sempre (!!!), l’Amministrazione informa i cittadini e risolve “tempestivamente” la situazione”!
E’ questa l’affermazione di Giovanni Marrocco e Nicola Cipro che ringraziano l’Amministrazione per la stessa tempestività e chiarezza con cui il Sindaco ha “risposto” alle domande che i Consiglieri gli hanno formulato con l’ interrogazione. (vista la rettitudine, si pensa ad un disguido postale!!!)
“Dalla nota dell’Ing. Santillo”, continuano Marrocco e Cipro, “si desume che sono stati creati inutili allarmismi per delle voci che non trovano fondamento. Evidentemente ci lasciamo condizionare troppo dall’amore verso i nostri figli e verso il prossimo, ma avere la certezza che nella scuola c’è dell’amianto, e c’è una delibera che lo attesta, (per la verità è una delibera di una certa rilevanza (!!!), la richiesta di un finanziamento di “appena” 272.000 euro, che lascia trasparire la realizzazione di lavori di bonifica e ristrutturazione di una certa entità), la cosa di certo non era per niente rassicurante e, pensiamo, siano giustificabili tutti i dubbi.
Tutto è bene ciò che finisce bene quindi! Ma gli allarmismi, a nostro avviso, potevano essere evitati del tutto. Bastava che, appena si fosse venuti a conoscenza dell’esistenza di “innocui” oggetti in amianto, la notizia doveva essere immediatamente condivisa con il Dirigente Scolastico e con i Rappresentanti dei genitori. Invece, appresa per caso, ha destato non poche preoccupazioni. Quindi, per rispondere alla nota del responsabile dell’Ufficio tecnico, l’allarmismo non è altro che una conseguenza della superficialità della nostra sempre più “solerte” Amministrazione”.
E non finisce qui!!!!
Luciana Antinolfi