BELLONA – Continua il calvario dei cittadini di Bellona, i quali da lunedì mattina hanno visto interrompersi la fornitura di acqua a causa di un guasto alle condutture nella zona di Piana di Monteverna. Dopo i ritardi e la mancanza di comunicazioni dei giorni scorsi, questa mattina un po’ tutti speravano di poter ritornare alla normalità, dopo che anche le scuole sono state aperte a singhiozzo. E, invece, almeno fino alle 15 la situazione è rimasta immutata. Eppure, intorno all’una, la protezione civile aveva diramato la seguente nota: “Si comunica che il guasto verificato in Piana di Monteverna/Caiazzo é stato riparato, in alcuni punti di Bellona é arrivata anche se a bassa pressione. In supporto é stato allestito un punto di distribuzione acqua nel parcheggio del Comune”. Notizia suffragata anche da qualche membro dell’Amministrazione comunale e dallo stesso Consorzio idrico Terra di Lavoro, i quali avevano tranquillizzato i cittadini, sostenendo che il servizio sarebbe stato ripristinato tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di oggi (14 novembre).
Qualcuno, pur confermando la notizia, su facebook continuava a mostrare un po’ di scetticismo: “A Triflisco è già arrivata…..mi hanno appena telefonato….sto aspettando che arrivi in paese….ma se non vedo, non credo…..finora, troppe parole al vento”. Insomma, scetticismo che sembra una premonizione. Margherita infatti ribatte: “Le notizie che vari cittadini sono riusciti ad avere dal consorzio sono molto sconfortanti, si presume che il servizio idrico verrà ripristinato non prima di sabato”. Marco, invece, rassicura: “Ho appena terminato una chiamata con il “Consorzio Idrico Terra di Lavoro”, ho voluto sapere maggiori informazioni riguardo la nostra situazione a Bellona, visto che qui le informazioni riguardo questo problema sono poco chiare. Comunque mi hanno assicurato che l’acqua dovrebbe tornare questa sera e che loro hanno già provveduto a comunicare quest’informazione al comune di Bellona via fax”.
Ma dal Comune non è arrivata ancora alcuna comunicazione, tanto che l’Amministrazione ha dovuto subire l’attacco di Speranza per Bellona, la quale chiede ad Abbate e ai suoi di prendere posizione. Le critiche all’ente, però, arrivano dai cittadini che indicano la strada da seguire: “Alcuni dei Comuni interessati hanno avvertito il problema minimamente o per niente, essendo dotati di efficienti sistemi di accumulo. Data la frequenza con cui si verificano queste emergenze sarebbe fondamentale pensare a questo tipo di soluzione. In particolare, dotare gli edifici scolastici di opportuni serbatoi e impianti di autoclave, eviterebbe interruzioni dell’attività didattica, nonché problemi organizzativi e disagi alle famiglie”. Oppure: “Certamente la chiusura forzata delle scuole per questo tipo di problematica potrebbe essere ovviato dotando gli edifici scolastici di serbatoi per acqua, soprattutto perchè i giorni di scuola persi dai ragazzi difficilmente potranno essere recuperati”. In attesa che arrivi l’acqua, la soluzione per non trasformare più Bellona nell’Africa sub sahariana va soltanto scelta.
Red. cro.