RECALE – Cala il sipario, a Recale, sulla mostra fotografica, dal titolo “Jërë jëf, Mamadou!”, che il fotoreporter Gaetano Montebuglio ha dedicato a Mamadou Dia, primo senegalese a conseguire una laurea specialistica alla Seconda Università di Napoli. Venditore ambulante, d’inverno nei mercati cittadini e d’estate lungo le spiagge del litorale Domitio, la sua storia, l’anno scorso, appassionò l’opinione pubblica: ne parlarono testate nazionali, portali, blog e social network. La mostra è stata ospitata, dal 1 al 4 giugno, nei locali della Proloco “Nuova Recale”, nell’ambito della seconda edizione di “Arte in mostra”, la rassegna che l’associazione di Antonio Marino dedica alle eccellenze del territorio. «È stato un evento, di cui siamo orgogliosi – dichiara Marino -, accolto con favore sia dal pubblico che dalla critica». In chiave reportagistica, la personale di Montebuglio ha raccontato per fotografie e parole, affidate al giornalista Claudio Lombardi, la vicenda umana di Mamadou, giunto in Italia 9 anni fa. Alla serata inaugurare, hanno partecipato, tra gli altri, del presidente della comunità senegalese in Terra di Lavoro Mamadou Sy, del sindaco Patrizia Vestini, dell’assessore alla cultura Lello Porfidia e del consigliere regionale Lucia Esposito. Fotografo professionista, Montebuglio, 31 anni, si definisce un “semplice” osservatore, istintivo e sensibile, della realtà che lo circonda. Con “Jërë jëf, Mamadou!” ha esteso ulteriormente il suo “campo visivo” in un ambito, il reportage, che gli è stato sempre molto congeniale.
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