GRAZZANISE – “Ogni tempo viene, ogni frutto matura…”: nella fattispecie, è l’approdo della delibera di proposta n. 54 di venerdì 14 dicembre 2012 firmata dal commissario, viceprefetto Vittoria Ciaramella, che appunto – sulla base dell’attuale popolazione scolastica di Grazzanise e Santa Maria la Fossa – ha chiesto l’integrazione in un unico istituto comprensivo dell’Iac “Can. Filippo Gravante” e del Circolo didattico intitolato al priore di Barbiana, “Don Lorenzo Milani”. Il provvedimento è stato trasmesso, neil termine di scadenza del 17 dicembre, all’Usp e all’Ass.to P.I. della Provincia di Caserta, nonché all’Ufficio scolastico regionale, che esercitando le loro competenze potranno ratificare l’iniziativa nell’ambito del dimensionamento e secondo i nuovi parametri introdotti per il prossimo anno 2013-2014. Viene a sanarsi così una miope “stortura” risalente alla delibera giuntale n.131 del 26 ottobre 2011, quando la civica Amministrazione retta dal giovane sindaco Pietro Parente propose invece di “lasciare invariata la situazione attuale in quanto ottimale per il nostro territorio”. Bella filosofia, bella illusione! Dimenticarono, allora, gli amministratori svoltisti – compreso il più volte contestato assessore alla comunale alla P.I., Salvatore Raimondo – che le cose andavano già modificandosi in senso restrittivo e, soprattutto, che la matematica non è un’opinione. Lo Stato faceva (e fa oggi ancor più) passi talora molto impopolari per ridurre le spese e la Giunta grazzanisana andava sul sentiero del “salvar capre e cavoli”… Infatti, poi a nulla è servita, per il corrente anno 2012-2013, la delibera n.6 che il 29 giugno 2012 firmò il subcommissario perfettizio Bartolomeo Nero nella direzione adesso ribadita dalla Ciaramella, con l’apporto della segretaria comunale e responsabile dell’area Ammistrativa, Carmela Zanni. La determinazione-Nero si è rivelata tardiva, tant’è che formalmente sono rimasti “in piedi” i due istituti ed il Circolo didattico è andato in reggenza dirigenziale.
Ad accendere – stavolta puntualmente – l’operazione ha pensato la dirigente dell’Iac “F. Gravante”. Maria Grazia Farina, la quale – comunicando ai due Comuni i dati numerici degli alunni iscritti alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado dei plessi funzionanti in entrambe le realtà municipali e corrispondenti a 524 per il “Gravante” e 536 per il “Don Milani” – ha vergato incisive considerazioni (come l’opportunità di garantire risultati efficaci ed efficienti in termini di continuità didattica e qualità dell’offerta formativa), esprimendo “parere favorevole alla fusione degli stessi in un unico Istituto comprensivo”. Ma anche l’Amministrazione municipale di Santa Maria la Fossa, a partire dal sindaco Antonio Papa, ha interpretato la sua preziosa parte, addirittura anticipando di alcuni giorni la delibera-Ciaramella. Si porrà poi, soltanto in coincidenza con le decisioni saranno assunte in sedi provinciali e regionali, il problema della scelta del nome da attribuire al nuovo Iac. Qualcuno ritiene che il canonico Filippo Gravante batterà il Priore Don Milani, col risultato di 2-1. E perché? L’istituto che ricorda l’illustre figlio di Grazzanise è formalmente già “un comprensivo” e, quindi, non farà altro che assorbire il vetusto Circolo didattico. Si vedrà. Per il momento la sostanza sembra assicurata. Per le denominazioni …v’è ancora tempo.
Raffaele Raimondo