L’ombra dell’“imponderabile giudiziario” si allunga sulla campagna elettorale pignatarese – Nella “Svizzera dei Clan” riflettori puntati sul duello delle forchette all’ultima braciola e sulle iniziative della Magistratura

L’ombra dell’“imponderabile giudiziario” si allunga sulla campagna elettorale pignatarese – Nella “Svizzera dei Clan” riflettori puntati sul duello delle forchette all’ultima braciola e sulle iniziative della Magistratura

PIGNATARO M. – Naturalmente il dibattito (si fa per dire) “politico” sulle prossime elezioni amministrative a Pignataro Maggiore non manca di qualche comico interesse, di divertenti commenti sui tanti “salti della quaglia” che stanno mescolando in una generale maionese impazzita ex destra ed ex sinistra, personaggi in cerca d’autore e furbastri spasmodicamente a caccia di “zuppa”, affari, retribuite collusioni. Riflettori puntati quindi sulle risse, sul duello tra affamate forchette all’ultima braciola.

Denso l’ordine del giorno, dove c’è tutto e il contrario tutto; ce n’è per ogni tipo di palato, per quelli fini e per le bocche buone. Manca, però, a nostro avviso, una prudente riflessione su quello che potremmo definire l’“imponderabile giudiziario”, la probabilità che la vigilia delle elezioni o il periodo successivo alle amministrative (quindi con le nuove forchette insediate a Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale) possano essere pesantemente contrassegnate dalle iniziative della magistratura inquirente o dalle decisioni – a seguito di processi, alcuni dei quali in corso o in via di conclusione – della magistratura giudicante.

Sul tema (come si è detto, dell’“imponderabile giudiziario”) l’assortimento è molto ben variegato, coinvolgendo – per ipotesi o per vicende già dimostratamente e materialmente in corso – più o meno gli esponenti di tutte le varie liste impegnate nella guerra per bande al fine di spartirsi le spoglie della sfortunata Pignataro Maggiore. In che modo le vicende giudiziarie condizioneranno la campagna elettorale e il futuro governo cittadino? È una domanda alla quale prima o poi si dovrà rispondere, pure in sede di analisi giornalistica e di dibattito (ripetiamo: si fa per dire) “politico”. Anche per vedere se qualcuno avrà il buon gusto (o il buon senso) di farsi da parte per motivi di opportunità, fermo restando che per tutti vale la presunzione d’innocenza, come sancito dalla Costituzione.

Sull’“imponderabile giudiziario” noi di “Pignataro Maggiore News” stiamo raccogliendo ogni giorno di più – dalle più diverse fonti – voci che dovrebbero indurre forchette e forchettoni famelici a una maggiore prudenza (soprattutto nell’area industriale e nei rapporti con la camorra e con gli imprenditore legati alle cosche mafiose), tanto più che si trovano in una famigerata e molto attenzionata città conosciuta quale “Svizzera dei clan”. Sennò rischiano di fare una non tranquilla campagna elettorale o di trovarsi successivamente in una situazione da incubo una volta salite le scale di Palazzo Scorpio con sulle spalle il sacco da riempire. Concludiamo invitando i nostri pochi ma affezionati lettori a seguire le cronache, soprattutto quelle giudiziarie: potrebbero contenere, prima o poi, interessanti notizie di ambientazione pignatarese.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

 

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