PASTORANO – Il territorio di Pastorano, come ormai è risaputo, ospita impianti insalubri e pericolosi per l’ambiente e per la salute pubblica. Strutture come quelle dell’E.so.gest. e della Dhi, poiché trattano rifiuti di ogni genere, potrebbero rappresentare una minaccia seria al comprato produttivo nell’area industriale. Ci sono in corso ancora dei contenziosi legali tra alcune di queste società e il Comune, ma, indipendentemente dalle vertenze giudiziarie, varie settimane fa l’ex sindaco Arcangelo Cuccaro aveva lanciato una proposta: far pagare almeno i soldi del ristoro ambientale ai proprietari degli opifici inquinanti. L’idea è stata presentata all’ultima seduta del Consiglio comunale, nel corso della quale ha trovato la ferma opposizione della maggioranza.
Il rappresentante de “Il Paese che Vorrei”, in quella sede, aveva incalzato i colleghi di maggioranza: “Vi è un Regolamento Regionale pubblicato sul BURC dell’agosto 2012, le cui disposizioni individuano le modalità per beneficiare del contributo, l’ammontare dello stesso e comunque i presupposti per l’ottenimento dello stesso prevedono l’eterointegrazione dei contratti da stipularsi con gli affidatari dei servizi. Dichiarazioni accompagnate dalla presentazione di una mozione consiliare”.
La proposta è stata stoppata proprio dal sindaco Giovanni Diana, il quale sostiene che la richiesta del ristoro ambientale potrebbe pregiudicare le vertenze legali che il Comune ha in corso con alcune di queste società. Il primo cittadino ha rilevato: “Esprimo tutte le mie perplessità in ordine all’incidenza di una tale richiesta rispetto agli esiti dei contenziosi in atto. In passato, inoltre, alcune società hanno utilizzato contro il Comune di Pastorano un episodio del genere nel corso di una controversia con il Comune di Pastorano”. Opinione condivisa dal capogruppo di maggioranza, il consigliere Nicola Taddeo, che nel corso dell’ultima seduta ha proposto di acquisire maggiori elementi sulla questione sentendo anche il parere di un legale. Pur valutando positivamente la proposta di Cuccaro, però, la maggioranza ha respinto la mozione con motivazioni che l’ex primo cittadino definisce “pretestuose, atteso che comunque il risarcimento è previsto dalla legge e dalle disposizioni regolamentari”.
Red. pol.