SPARANISE – Convocare immediatamente una seduta del Consiglio comunale di Sparanise “aperto” agli interventi dei cittadini, delle associazioni, delle forze politiche e sociali, di chiunque voglia esprimere solidarietà e vicinanza all’imprenditrice agricola Francesca Fiore e alla sua famiglia, che si sono ribellati al cappio degli usurai e all’arroganza dei camorristi, presentando denunce alla magistratura. La famiglia Fiore ha lanciato una sfida senza precedenti a Sparanise e nell’interno Agro caleno, dove impera una cappa irrespirabile di omertà camorristico-mafiosa. La classe politica sparanisana – ovviamente quella parte che è o dice di essere contro le cosche, non quella asservita alle consorterie malavitose – deve dare una risposta, non può far finta di nulla, mentre si teme che la famiglia Fiore possa essere vittima di ritorsioni criminali. Si è saputo, infatti, che la camorra ha minacciato di uccidere il fratello di Francesca Fiore. Una risposta concreta, a nostro avviso, potrebbe essere rappresentata appunto dalla convocazione di una seduta “aperta” del Consiglio comunale, concordando la data con la famiglia Fiore, qualora ritenesse opportuno parteciparvi. In ogni caso, una riunione da tenere comunque, come segno di volontà anticamorra del Consiglio comunale. Attendiamo quindi notizie in tal senso dal sindaco e da tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza sia di opposizione.
Noi di “Pignataro Maggiore News” – pur senza essere stati ufficialmente invitati –, avendo letto la notizia sulla stampa locale, abbiamo partecipato alla manifestazione anti-usura e anti-camorra tenutasi nell’azienda agricola “Le Margherite”, a Sparanise, mercoledì 27 marzo 2013, che ha visto l’intervento di numerose autorità politiche e istituzionali, le quali hanno espresso solidarietà alla famiglia Fiore. Presente un solo consigliere comunale di Sparanise, l’avvocato Salvatore Piccolo di Luigi (ex assessore ai lavori pubblici e alla legalità), che ha sferrato un duro attacco alla camorra, auspicando la rivolta della società civile per affiancare l’azione di repressione degli organi dello Stato. Si è pertanto sviluppata nelle ore successive un’aspra polemica politica tra il consigliere comunale Salvatore Piccolo di Luigi e il sindaco di Sparanise Mariano Sorvillo. Quest’ultimo ha diffuso una nota nella quale ha affermato, in sintesi, di non aver partecipato alla manifestazione organizzata da Francesca Fiore in quanto non era stato invitato.
Naturalmente, il sindaco di Sparanise si rende conto che una spiegazione del genere non sta in piedi. E con lui se ne rendono conto pure gli assessori e tutti gli altri consiglieri comunali (di maggioranza e di minoranza) clamorosamente assenti ingiustificati alla manifestazione nell’azienda agricola “Le Margherite”. Per partecipare a iniziative del genere non c’è bisogno di alcun invito, soprattutto nella città dove impera la potente e sanguinaria consorteria criminale che fa capo a Giuseppe Papa, esponente apicale del “clan dei casalesi”.
Attendiamo di conoscere la data della seduta “aperta” del Consiglio comunale di Sparanise – se sarà ritenuto utile e doveroso convocarla – alla quale prenderemo parte anche qualora il sindaco Mariano Sorvillo non ci inviasse inviti ufficiali. E, ancora una volta, vogliamo esprimere solidarietà a Francesca Fiore (a destra nella foto che ci è stata inviata cortesemente dal giornalista Dante Stefano Del Vecchio) che con la sua famiglia sta combattendo una durissima battaglia, una sfida che il Consiglio comunale di Sparanise dovrebbe sentire come propria con atti coraggiosi, concreti e urgenti.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it