La grave situazione esistente a Pignataro Maggiore sui beni confiscati alle cosche mafiose: il giornalista Enzo Palmesano chiede accertamenti – Presentato un esposto-denuncia alla Prefettura, alla Procura e alla Dda

La grave situazione esistente a Pignataro Maggiore sui beni confiscati alle cosche mafiose: il giornalista Enzo Palmesano chiede accertamenti – Presentato un esposto-denuncia alla Prefettura, alla Procura e alla Dda

PIGNATARO M. – Enzo Palmesano, giornalista professionista, vittima di reato di tipo mafioso, ha presentato un esposto-denuncia alla Prefettura di Caserta, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e – tramite la Questura di Caserta – alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli per chiedere (secondo quanto rispettivamente di competenza per le Autorità in indirizzo) accertamenti in merito alla grave situazione esistente sui beni confiscati alle cosche mafiose a Pignataro Maggiore, famigerata città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”. Lo apprende il blog di giornalismo investigativo “Pignataro Maggiore News” curato dal giornalista Davide De Stavola. Enzo Palmesano è autore di numerose inchieste giornalistiche sui beni confiscati e, più in generale, sulle potenti e sanguinarie consorterie criminali che tengono in pugno Pignataro Maggiore (Lubrano, Nuvoletta e Ligato).

Come i nostri pochi ma affezionati lettori sanno, in questi ultimi giorni molto si è parlato soprattutto a Pignataro Maggiore della delicatissima questione, anche a seguito di tre articoli che abbiamo pubblicato nelle date del 27 agosto, del 3 settembre e del 7 settembre 2015, rispettivamente con i titoli:

BENI CONFISCATI A PIGNATARO MAGGIORE, LA GRANDE OCCASIONE MANCATA – C’E’ CHI E’ DISPOSTO A PAGARE PER UN’ESPERIENZA SUI LUOGHI SIMBOLO DELLA FAMIGERATA “SVIZZERA DEI CLAN” – RILANCIARE LA SFIDA PER UNA COOPERATIVA AGRICOLA LOCALE”;

BENI CONFISCATI FUORI CONTROLLO, SOTTO ACCUSA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIGNATARO MAGGIORE – “CENTO MOGGIA”: SPUNTA UN SOGGETTO ACCESO SOSTENITORE DEL MONDO POLITICO COLPITO DALLO SCIOGLIMENTO PER CAMORRA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA”;

ASPRE CRITICHE ALLE INADEMPIENZE DELLA COOPERATIVA “LE TERRE DI DON PEPPE DIANA – LIBERA TERRA” – DA OLTRE SEI MESI FA FINTA DI NULLA SULLA QUESTIONE DEI CARTELLI DA RIPRISTINARE SUI BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA A PIGNATARO MAGGIORE – ORDINANZA DEL SINDACO, MA PURE LUI SI E’ SVEGLIATO TARDI”.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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