PIGNATARO MAGGIORE – Forse pochi ci avrebbero scommesso, nel complicato scenario locale e provinciale, ma la lunga marcia dell’ex assessora alla cultura, Rossella Del Vecchio, ha provocato un fatto politico di rilievo e probabilmente foriero di ulteriori sviluppi: è lei, infatti, il capogruppo della nuova formazione che si è creata in Consiglio comunale, “Progetto Pignataro 2021”, di cui fa parte unitamente a tutti gli altri esponenti della minoranza, Maria Bonacci, Giuseppe De Lucia e Piergiorgio Mazzuoccolo (eletti con la lista “Noi con il Cuore”) e Gaetano Fucile (unico eletto della lista “L’Altra Pignataro”). Rossella Del Vecchio, come è noto, era stata eletta nella lista di maggioranza “Ricoloriamo Pignataro”, guidata dal traballante sindaco Giorgio Magliocca, gruppo consiliare di cui ha fatto parte fino alla clamorosa rottura per il “caso Lubrano-Felicità”.
I nostri pochi ma affezionati lettori conoscono in tutti i particolari la gravissima vicenda: il sindaco aveva incredibilmente firmato in data 4 luglio 2019 un accordo di partenariato per manifestazioni anti-camorra con il “Gruppo sociale La Felicità”, associazione culturale i cui componenti del consiglio direttivo sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato. Accordo all’epoca votato con delibera di Giunta anche da Rossella Del Vecchio che, però, il 26 luglio 2019 sollecitò una richiesta di informazioni antimafia a carico della lubranesca associazione. Dopo la nostra inchiesta giornalistica, il “caso Lubrano-Felicità” approdò in Consiglio comunale il 26 maggio 2020 (a seguito di un’interrogazione del gruppo “Noi con il Cuore”) e nell’occasione Rossella Del Vecchio inchiodò uno spaurito e politicamente balbettante Giorgio Magliocca alle sue pesantissime responsabilità affermando che era stato lui a volere l’accordo con l’associazione in questione. Lubranesco sodalizio culturale di cui Rossella Del Vecchio non sapeva nulla. E Giorgio Magliocca fu costretto ad annunciare che non si sarebbe ricandidato alla carica di sindaco alle elezioni amministrative del 2021.
Dopo uno scontro del genere, poteva succedere che Rossella Del Vecchio fosse ridotta all’isolamento nel mondo politico locale. Così non è stato. Anzi l’ex assessora alla cultura è stata addirittura nominata capogruppo della nuova formazione il cui nome, “Progetto Pignataro 2021”, fa un chiaro riferimento alle prossime elezioni amministrative. Seguiremo gli sviluppi del nuovo fatto politico, la cui rilevanza va anche oltre i confini pignataresi perché mette in ulteriore difficoltà Giorgio Magliocca, che è pure coordinatore provinciale di Forza Italia (partito che ha portato alla sfascio in Terra di Lavoro) e presidente della Provincia, nella cui qualità fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza. In tale organismo, immaginiamo il pregnante contributo di Giorgio Magliocca nella lotta alla camorra, in particolare contro la potente e sanguinaria cosca “Lubrano-Ligato” di Pignataro Maggiore, famigerato paese tristemente conosciuto quale “Svizzera dei clan”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it