SPARANISE – Il Comando di Polizia Municipale di Sparanise, da almeno sette anni, ha adottato i bambini della missione di Padre Angelo in Burundi. E’ dal 2008, infatti, che invia denaro in Terra di Missione, quasi ogni mese per costruire una scuola per i piccoli studenti di Gazura. Grazie anche alla collaborazione di qualche dipendente comunale ed inviando mediamente due o trecento euro, sono riusciti finalmente a vedere realizzato il loro sogno di dare una scuola ai piccoli scolari di Padre Angelo. Grazie quindi al Comandante Giovanni Fusco, ai sovrintendenti Bruno Zona, Agostino Monfreda, Benedetto Alonzo, all’agente Salvatore De Simone e alla signora Carmen De Chiara, hanno continuato nel tempo la loro iniziativa di solidarietà fino al punto da permettere la costruzione di una piccola scuola, con annessa mensa scolastica. Tutto nell’ambito di un progetto, intitolato ”un euro al giorno”. Un bambino, infatti, spiega il sovrintendente Agostino Monfreda”, nella Missione di Gasura in Burundi, con un euro, mangia e studia per tutto il giorno. E così dal desiderio di adottare un bambino, il comando di Polizia Municipale di Sparanise si è trovato ad adottare un’intera scuola. Un atto veramente meritorio se si considera che in terra di missione, ed in particolare a Gazura, studiare è un lusso. La Missione di Gazura infatti, è un angolo sperduto del bollente Burundi, senza ospedali, senza medici, senza alcuna assistenza sanitaria. A Gazura la gente soffre la carestia per mancanza di piogge, e i bambini muoiono, perché non riescono a nascere. Qui il 96 per cento della gente vive in capanne di fango coperte da foglie, e mangia fagioli, granoturco e banane alimentari. Non c’è igiene a Gazura, né scuola, e si muore di malnutrizione e di malaria. Non esiste un ospedale né un ambulatorio in tutta la città e i villaggi vicini. Non c’è un medico per 90 mila abitanti, ma solo due infermiere italiane, volontarie, che svolgono funzioni dei medici in prima linea. E’ poca anche l’ istruzione, inadeguate le strutture. In tutta la Missione, per 90 mila abitanti, c’è una scuola media con 40 ragazzi. L’80 % della popolazione è analfabeta. Padre Angelo Guttoriello è in Burundi da 45 anni: partì da Sparanise nel lontano 29 agosto del1971, a28 anni. “Adesso, ci ha spiegato padre Angelo, stiamo costruendo un padiglione per l’assistenza al parto delle donne in gravidanza, ma presto vorremmo iniziare anche la costruzione di un ambulatorio, perché a Gazura le donne e i bambini muoiono per i parti difficili (mancano i medici), per la malaria, la malnutrizione e per l’Aids. E poi senza i missionari, non c’è scuola”. Padre Angelo, in Burundi, nella missione di Gazura vive con circa 100 mila abitanti, dei quali solo 20 mila sono battezzati (la maggioranza sono animisti) sparsi tra la chiesa centrale e otto piccole “succursali- capanne”, lontane tra loro anche20 chilometridi distanza. “ Padre Angelo partì da Sparanise, la prima volta nel 1971, durante la festa patronale di San Vitaliano. La sua prima destinazione fu Rutoru nel sud del Burundi e vi rimase otto mesi. Poi andò a Rumeza per altri quattro anni, finché non si trasferì nel Nord a Gisanze dov’è rimasto per almeno 16 anni. Poi è venuto il momento di fondare una nuova missione a Gazura, ai confini con il Ruanda e la Tanzania. Una zona desolata dove la mancanza di pioggia porta la carestia e la gente vive in capanne. Dove le madri bambine hanno almeno dieci figli e le donne possono morire dissanguate durante il parto.
C.S.