SPARANISE – Continua senza sosta l’attività di controllo del territorio da parte degli agenti del Comando di Polizia Municipale agli ordini del Comandante Giovanni Fusco.
Venerdì pomeriggio, dopo un accurato sopralluogo effettuato d’intesa con l’ARPAC, sono stati messi i sigilli a diversi capannoni della Vernici Iplave (azienda fallita) ubicata nell’area ASI della ex Pozzi Ginori. Gli agenti, dopo aver constato il profondo stato di abbandono in cui versa l’intera struttura, hanno accertato che in un piazzale, senza alcun tipo di precauzione erano depositate 6 pile di onduline di amianto, oltre ad altro materiale come fusti di vernici e solventi. Alcuni di questi fusti, ormai marciti e corrosi, mostrano evidenti segni di dispersione del contenuto (presumibilmente vernici) sul suolo.
Oltre ai piazzali posti sotto sequestro, gli agenti hanno accertato la presenza di rifiuti di vario genere, come plastica e suppellettili anche in alcuni capannoni dall’ex fabbrica di vernici. Inoltre in un seminterrato sono stati rinvenuti 8 contenitori sotto pressione (bombole), presumibilmente di ossigeno ed altro materiale classificato come RAEE, (computer, video, televisioni ed altro) pressoché distrutti.
Ciò che più desta preoccupazione è l’aver constatato che mentre i materiali in alcuni capannoni sono al coperto, in altri capannoni, a causa delle infiltrazioni di acqua dovute alla vetusta copertura, l’acqua piovana cade sui materiali e inesorabilmente si miscela con il terreno sottostante.
Ancora più grave la situazione in alcuni tratti di un cunicolo, dove prima venivano depositati dei tubi in ferro di grossa sezione coibentati con amianto. Qualcuno deve aver saccheggiato il ferro ed ha lasciato in stato di abbandonato tutto l’amianto utilizzato per la coibentazione.
“I capannoni e le aree poste sotto sequestro – sottolinea il comandante Giovanni Fusco – sono ubicati nel Comune Sparanise ma ce ne sono altri ricadenti sul territorio di Calvi Risorta, dove, in particolare, ce n’è uno stracolmo di rifiuti, vernici e solventi in condizioni di elevata pericolosità”.
C.S.