CALVI R. – Dopo le polemiche dei mesi scorsi, arriva dalla Prefettura di Caserta la parola fine sulla controversa questione dell’appalto affidato dal Comune di Calvi Risorta all’impresa “Fontana Giovanbattista srl”. I lavori di “ristrutturazione e completamento delle rete idrica e depurazione comunale” per l’importo complessivo di 2.230.887,83 euro, infatti, erano andati alla società di Casapesenna. In queste ore, invece, l’organo governativo di piazza Vanvitelli ha emesso una interdittiva antimafia che ne interrompe qualsiasi rapporto con la Pubblica amministrazione.
Ricordiamo che l’azienda fino a qualche mese fa era amministrata da Antonio Fontana, nipote dell’imprenditore Luciano Licenza, condannato a sei anni di reclusione per reati di camorra nell’ambito dell’indagine cosiddetta “Medea”, che nel giugno 2015 portò in carcere imprenditori e politici accusati di collusione con il boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Nel mirino della Dda di Napoli sostituti Catello Maresca, Maurizio Giordano e Alessandro D’Alessio finirono gli appalti per lavori idrici e fognari concessi negli anni dalla Regione.
Intanto a Calvi Risorta il Commissario prefettizio Umberto Campini ha disposto la risoluzione del contratto, anche se le opere aggiudicate nel maggio 2015 sono sospese dal 30 dicembre scorso a causa del mancato arrivo di parte dei finanziamenti regionali per ritardi dovuti nella rendicontazione degli interventi di accelerazione della spesa.
Red. cro.