PIGNATARO M. – Dopo quasi trent’anni, l’attività estrattiva in località Masseria Carità di Pignataro Maggiore si interrompe a causa dell’intervento della Regione Campania. Il dirigente del dipartimento delle politiche territoriali di Palazzo Santa Lucia, l’ingegnere Sergio Caiazzo, con decreto numero 8 del 29 aprile scorso, ha intimato alla Eurocave srl di cessare ogni attività nell’area in via Calvi. Il provvedimento è stato adottato ai sensi della legge regionale numero 54 del 13 dicembre 1985 a causa delle inadempienze della ditta partenopea che gestisce la cava. Le attività erano cominciate il 7 luglio del lontano 1986 ed erano continuate fino al 31 dicembre del 2005 senza alcuna convenzione con il Comune di Pignataro Maggiore. Dopo anni di sollecitazioni arrivate a Palazzo Scorpio, il 25 gennaio del 2011 l’allora Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Magliocca stipulò un accordo di otto anni con la Eurocave srl per l’attività estrattiva. Nonostante l’accordo, però, la società napoletana si è ben guardata dal versare il contributo ambientale e quelli destinati all’Ente pignatarese e alla Regione Campania. Eppure, secondo quanto stabilito dal Genio civile di Caserta, avrebbe dovuto versare 271mila euro al Comune di Pignataro per l’attività estrattiva effettuata nel periodo che va dal 7 luglio 1986 al 31 dicembre 2005, oltre ai soldi previsti a titolo di ristoro nel periodo che va da febbraio 2011 a dicembre 2014. Di fronte alla mancata corresponsione degli oneri dovuti, la Regione ha deciso di intimare la sospensione dell’attività proprio per l’inosservanza degli accordi stipulati nel decreto numero 1 del 2011.
Red. Cro.