L’intricata storia politica del continente africano è naturalmente oggetto di analisi anche oltre i confini del continente stesso. La fascinazione da parte di studiosi italiani è molto forte da sempre: Giovanni Carbone ha iniziato la stesura del suo libro “L’Africa – Gli stati, la politica, i conflitti” (il Mulino, 288 pagine, 18 Euro) dopo essere stato in quello che per lui è il “cuore” del continente, un villaggio nel meridione del Ciad. L’autore specifica fin dalle prime righe che nel suo lavoro con il termine “Africa” non parla del continente nella sua interezza: rimangono infatti fuori dall’analisi, prettamente politica, gli Stati settentrionali; si andrà a delineare quindi la storia e lo sviluppo degli stati dell’Africa subsahariana. Scelta abbastanza ovvia data la differenza di eventi storici che hanno caratterizzato il continente tra il nord e il sud del grande deserto: “La stessa Africa subsahariana, del resto, è una regione che comprende quasi cinquanta stati, ben oltre un miliardo di abitanti e una straordinaria varietà di comunità culturali. Pur mantenendo una grande diversità interna, tuttavia, si tratta di un’area che presenta indubbiamente una serie di problemi e di dinamiche comuni.”
È naturalmente difficile inserire in un unico calderone le evoluzioni politiche di ogni singolo stato sub sahariano. E’ per questo che all’interno del libro vengono riportati, di capitolo in capitolo, esempi specifici relativi ai singoli casi che hanno caratterizzato lo sviluppo delle vicende: ”Le argomentazioni che verranno sviluppate, naturalmente, non andranno intese come generalizzazioni sistematicamente valide per tutti gli stati africani, ma come chiavi di lettura che richiedono di essere adattate alle peculiarità delle singole vicende nazionali“.
Il libro è ben strutturato. Comincia con un breve capitolo in cui viene illustrata la storia precoloniale e coloniale: “Lo scopo non è quello di una ricostruzione storica approfondita. Si tratta, più semplicemente, di mettere in evidenza le caratteristiche delle formazioni politiche in queste due epoche che contribuiscono a spiegare gli sviluppi politici successivi alle indipendenze africane”. Nel secondo capitolo invece viene presa in esame la nascita degli stati subsahariani, con i relativi sviluppi politici ed amministrativi, le relazioni e i legami culturali ed economici postcoloniali. Il terzo ed il quarto affrontano il tema dei conflitti armati: ”I paesi africani sono progressivamente andati incontro a una ‘crisi’, quando non al completo ‘crollo’ dello stato”. L’instabilità politica ha favorito il grande diffondersi di scontri armati e conflitti civili. Il quinto tratta dell’epoca riformista e democratica iniziata negli anni ’90, concludendo poi, con l’ultimo capitolo in cui vengono studiate le evoluzioni degli anni più recenti caratterizzati da una grande crescita economica dei paesi subsahariani. Il professor Giovanni Carbone delinea nel suo libro un quadro molto preciso e di agevole lettura.
Dario Palmesano