L’Agro caleno continua a bruciare: in fiamme anche la centrale a turbogas di Sparanise. Intanto i cittadini in massa al Comune di Bellona per chiedere risposte al primo cittadino in merito alla bonifica dell’Ilside

L’Agro caleno continua a bruciare: in fiamme anche la centrale a turbogas di Sparanise. Intanto i cittadini in massa al Comune di Bellona per chiedere risposte al primo cittadino in merito alla bonifica dell’Ilside

BELLONA/SPARANISE – Continua senza sosta il calvario delle comunità dell’Agro calano, colpite da roghi tossici a ripetizione. Questa volta è il turno della centrale a turbogas di Sparanise. Dopo l’area a ridosso della zona Monticello di Bellona, questo pomeriggio (11 agosto) le fiamme stanno avvolgendo il primo blocco da 400 Mw dell’impianto localizzato sulla statale Appia. Al momento è intervenuta una sola squadra dei vigili del fuoco.

Quest’ultimo episodio è arrivato proprio nel giorno in cui i cittadini di Bellona, indignati per la vicenda Ilside, si sono recati presso il Comune di Bellona per chiedere al sindaco Filippo Abbate per avere chiarimenti in merito agli atti in suo potere finalizzati a dar inizio all’iter per la bonifica. Ecco la nota diffusa dal Comitato cittadino Bellona/Triflisco appena dopo l’incontro:

Come deliberato nell’assemblea del 10 di agosto, il Comitato cittadino Bellona / Triflisco con una folta rappresentanza di circa 40 delegati si è recato presso la Casa Comunale di Bellona per un incontro urgente con il Primo Cittadino. Di fronte all’apertura del Sindaco Filippo Abbate verso le istanze del Comitato, si auspica un primo passo verso una proficua collaborazione tra Istituzioni locali e società civile, che mai come questa mattina ha portato ad una grande vittoria, sia per il Sindaco che per la cittadinanza tutta, rappresentata dal Comitato. L’oggetto della discussione è sempre Ilside, il mostro che ha avvelenato il nostro territorio e i nostri polmoni. Si è pervenuti congiuntamente ad un comune accordo, che prevede di accelerare i tempi di intervento per una rapida messa in sicurezza del sito e la successiva bonifica dell’area di stoccaggio andato in fiamme l’11 luglio del 2017, seconda volta in 5 anni . Sono tre i punti che chiediamo subito alle istituzioni:

  • caratterizzazione del materiale presente in Ilside,
  • messa in sicurezza del sito;
  • bonifica totale.

Si è anche convenuto che qualora non fosse possibile agire direttamente come Comune si demandi alla Regione, l’intero onere della bonifica. In particolare si chiede un altro incontro in Regione Campania, con Istituzioni locali , ArpaCampania, Comitato cittadino e rappresentati di associazioni ambientaliste per accelerare l’iter burocratico che favorisca un intervento rapido sulla “discarica”. Il Comitato con il Primo cittadino in testa non daranno tregua , fin quando quel mostro non verrà eliminato del tutto e in ogni caso il Comitato e istituzioni locali proseguiranno pervicacemente sulla strada del controllo popolare. 

Red.

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