PIGNATARO MAGGIORE – Secondo i buontemponi locali, le notti pignataresi sono state squarciate in questo periodo natalizio da un inestinguibile grido di dolore: “Gerardooooo’”. Un lamento senza rimedio che sarebbe opera – come sostiene la ridanciana compagnia – del traballante sindaco Giorgio Magliocca, funestato da un ciclopico “Gerardone” come se gli avesse colpito le dita a martellate coi timbri del Comune o dato fuoco alle sindacali pelurie ascellari, per non dire di altri e più riposti, irriferibili siti. I nostri pochi ma affezionati lettori – che ben conoscono gli inquilini di Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore – hanno già capito che ci riferiamo a un dispiacere di cui è stato vittima il sindaco Giorgio Magliocca a causa di qualche sortita dell’assessore Gerardo Del Vecchio, noto anche come “Gerardone”.
Per la verità, in questo caso l’appena citato assessore magliocchiano (con delega alla Polizia locale) non ha fatto niente di male; si è limitato a fare un regalo alla moglie Ketty Pettrone per le feste a cavallo tra il 2020 e il 2021 e ha pensato bene di comprare per lei dei libri, quattro volumi di uno stesso autore diffusi per l’occasione in un cofanetto dalle “Edizioni Italia”. Ma quando Ketty Pettrone signora Del Vecchio ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la fotografia con il regalo del marito (i quattro libri, appunto), l’immagine ha avuto nella testa di Giorgio Magliocca lo stesso effetto dirompente come se il suo cranio fosse stato crudelmente bersagliato da tutti i pesanti volumi dell’Enciclopedia Treccani. I libri che Gerardo Del Vecchio ha infatti regalato alla moglie sono quelli (tutti e quattro, l’Opera Omnia finora) dello scrittore pignatarese Salvatore Minieri, il giornalista professionista molto odiato da Giorgio Magliocca e dal suo cerchio magico per tante inchieste giornalistiche. Ultimamente tra lo scrittore e il sindaco c’è stata una durissima polemica, con reciproche querele, in quanto Salvatore Minieri ha messo sotto accusa Giorgio Magliocca che aveva incredibilmente firmato un accordo di partenariato per manifestazioni anti-camorra con il “Gruppo sociale La Felicità”, l’associazione culturale i cui componenti sono tutti – nessuno escluso – o amici o parenti della famiglia Lubrano, quella del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato.
Per i buontemponi pignataresi, tutto doveva fare l’assessore Gerardo Del Vecchio tranne che regalare i libri di Salvatore Minieri: ora potrebbe scatenarsi una guerra interna alla maggioranza, con grande divertimento della ridanciana compagnia. Ma, al di là di quello che pensano i buontemponi, nel mondo politico locale c’è chi si chiede se Gerardo Del Vecchio non abbia voluto consapevolmente dare uno schiaffone politico al sindaco, un segnale di disagio per qualche problema esistente nelle truppe magliocchiane.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it