BELLONA – Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale del Nucleo di Napoli, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei giorni scorsi, hanno sottoposto a sequestro penale-preventivo il campanile posto nelle adiacenze della Chiesa Parrocchiale di San Secondino in Bellona, poiché interessato da alcuni lavori di ristrutturazione avviati senza le opportune autorizzazioni da parte della Soprintendenza dei Beni Culturali di Caserta. Nel contempo, i militari del reparto speciale in seno all’Arma dei Carabinieri ed alle dipendenze del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, oltre a mettere i sigilli alla torre campanaria, hanno iscritto anche qualche persona nel registro degli indagati, per abuso edilizio poiché non avevano richiesto le autorizzazioni presso gli uffici competente del MiBAC. Dal cartello di cantiere posto nelle vicinanze del cantiere per i lavori di ristrutturazione alla torre campanaria di Bellona, si legge che il committente dei lavori è lo stesso reggente della Parrocchia di “San Secondino” di Bellona, il sacerdote Don Antonio Iodice, mentre il Direttore dei Lavori, risulta essere l’Architetto Giuseppina Di Nardo e la ditta esecutrice dei lavori è la OMNI SRL.
03-04-2019
di Alfredo Di Lettera