ROMA – Finalmente è tornato il Napoli. Oppure no ? La vittoria di ieri sera magari è merito di una Lazio in crisi. Non saprei dirvelo. Ciò che contava era vincere per tenere a distanza le inseguitrici e non staccarsi troppo dal duo di testa. I grandi Soloni del calcio dicono che queste vittorie le ottengono di norma le grandi squadre. Io che Solone non lo sono, ma resto un semplice tifoso, mi godo i tre importantissimi punti e gli sfottò ai biancocelesti, tra gli avversari che è sempre più bello battere. Resta l’impressione, comunque, di una fase difensiva da rivedere, specialmente per quanto riguarda l’impiego di alcuni elementi,e di una strettissima dipendenza del Napoli di Benitez dai suoi attaccanti. Affermazione ovvia direte voi, ma invece non è così. Con i calciatori sottotono e/o non adatti a certi livelli che ci ritroviamo tra centrocampo e difesa, almeno fino a dicembre, non ci resta che sperare che Higuain e soci segnino sempre un goal in più rispetto agli avversari.
Monday night che vede il Napoli schierarsi con il consueto 4 2 3 1, con Britos al fianco di Albiol, Maggio e Armeno confermati sulle fasce, Inler a centrocampo e Pandev, Insigne e Callejon dietro Higuain. La Lazio si schiera con il 4 1 4 1 con Marchetti, rientrante, in porta, Biglia davanti alla difesa e Perea, preferito a Floccari, come unica punta. L’inizio del match è caratterizzato dall’aggressività dei padroni di casa, che si rendono pericolosi già al 5′ minuto. Un ottimo Candreva evita Armero (il quale si esibisce nel primo dei tanti orrori della sua serata) e calcia verso il secondo palo. Tiro forte ma impreciso e la palla finisce fuori. Gli ospiti cercano di scuotersi ma son sempre i biancocelesti a rendersi pericolosi. Al 16′ ci prova Hernanes e al 19′ Konko, entrambi i tentativi sono però infruttuosi. A mettere in discesa la serata per gli azzurri è una magia di Higuain. Al 23′ il centravanti argentino, su filtrante di Inler (una delle poche cose buone dello svizzero nell’arco di una partita molto imprecisa), si libera di Cana, resiste al rientro di Ciani e batte Marchetti in uscita con un colpo in caduta. El pipita torna al goal su azione in campionato dopo 2 mesi. L’1 a 0 dura però pochissimo. Sul capovolgimento di fronte, il solito Candreva mette in mezzo un cross non molto pericoloso. A renderlo tale ci pensa un impacciato Britos che di tacco serve un inaspettato assist a Behrami. Lo svizzero si rende così colpevole, suo malgrado, dell’autogoal che consente alla Lazio di pareggiare. Il Napoli segna nuovamente al 37′ ma il goal è annullato per fuorigioco di Higuain. Un minuto dopo pasticcio Britos Inler di cui non approfitta Hernanes. Il primo tempo si chiude con una pericolosa e inefficace azione di Candreva, innescato da un altro erroraccio di Armero.
La ripresa si apre con la squadra romana all’attacco. Ci prova Hernanes dalla distanza, ma il tiro finisce a lato. Va meglio ai napoletani, che al 50′ trovano il vantaggio. Cross di Higuain, sponda di Maggio e Pandev, grazia anche ad una difesa della Lazio parecchio lenta, può girarsi e battere Marchetti. Il macedone esulta in polemica con il pubblico e il presidente Lotito. Al 58′ Higuain sfiora il 3° goal per i partenopei. Al 61′ Petkovic inserisce Floccari e schiera la squadra con un più equilibrato 4 4 2. Ci provano Lulic e Radu ma la porta di Reina resta inviolata. Al 70′ entra anche il giovanissimo Keita al fine di rendere più pericolose le offensive dei padroni di casa. Un minuto dopo, tuttavia, è Higuain a concludere magistralmente un perfetto contropiede avviato da Pandev. Benitez decide a questo punto di coprirsi e sostituisce Pandev con Dzemaili e, poco dopo, Higuain con Mertens. Come abbiamo avuto modo di dire già altre volte al Napoli, a quanto sembra, non piacciono i finali rilassati. All’87’, infatti, Keita si esibisce in un azione degna di Messi senza che alcun giocatore azzurro pensi seriamente a contrastarlo. Il giovane “aquilotto” realizza così il 2 a 3. A differenza di altri finali di gare di questa prima parte della stagione, i ragazzi di Benitez riescono a trovare il goal della tranquillità. Il merito è tutto di Mertens che sradica il pallone dai piedi di Ciani ed offre a Callejon un assist perfetto. Lo spagnolo non sbaglia e chiude la partita sul 2 a 4 per gli ospiti. L’appuntamento ora è per sabato prossimo quando gli azzurri ospiteranno l’Udinese in casa. Obbligatorio vincere per tenere il passo di Juventus e Roma, e presentarsi alla decisiva sfida di Champions con l’Arsenal (mercoledì 11 dicembre) con il morale alto.
Vincenzo Cocozza