PIGNATARO MAGGIORE – Eliminato uno dei monumenti principali del divertimento dei buontemponi pignataresi che assistono sempre con gusto ai comici fallimenti del ben retribuito magliocchiano d’acciaio Pietro Ricciardi, liquidatore della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti “Pignataro Patrimonio srl in liquidazione”. Il monumento in questione era rappresentato dai contenitori per indumenti usati che si trovavano nella piazzetta antistante l’ex sede del Giudice di Pace, in via Vittorio Veneto, dove alcuni ambientalisti locali (tra cui Pina e Gaetano Aniello) avevano ormai fatto l’abitudine a scattare fotografie e poi pubblicarle su Facebook, con intento naturalmente e giustamente polemico, come per dire (nostra interpretazione): “Pietro Ricciardi incassa la succosa indennità di carica, ma al centro del paese c’è una discarica a cielo aperto”. Allora Pietro Ricciardi si affannava a mobilitare gli operatori ecologici a suo giudizio politicamente più sensibili alle sirene magliocchiane per far pulire a specchio, ma dopo qualche giorno la situazione era come prima – anzi peggiorata -, scenario subito fotografato di nuovo dagli ambientalisti sempre lodevolmente in agguato. Allorché la nuova denuncia fotografica, l’ennesima goffa mobilitazione di Pietro Ricciardi e quindi l’ulteriore peggioramento igienico-sanitario si verificavano, l’effetto comico era assicurato, con grande soddisfazione dell’allegra combriccola dei buontemponi.
Alla fine il liquidatore della “Pignataro Patrimonio srl” si è arreso, come comunicato con il seguente messaggio su Facebook il 12 ottobre 2020: “I contenitori di indumenti usati sono stati rimossi dal piazzale antistante l’ex Giudice di Pace. Da domani anche per il conferimento degli indumenti usati sarà necessario accedere all’isola ecologica, rispettato le stesse regole esistenti per gli ingombranti. All’isola ecologica, infatti, si accede solo dietro prenotazione telefonica al n. 08231310063. La Patrimonio si fa carico di un onere che non le spetta, vigilando sui conferimenti, per garantire che avvengano nel rispetto del decoro del nostro comune che evidentemente non era a cuore ai protagonisti dei continui scempi fatti sul piazzale dell’ex GdP”. Incapace di tenere il sito pulito e in ordine e di assicurare un’adeguata vigilanza, l’Amministrazione comunale guidata dal traballante sindaco Giorgio Magliocca (in questo caso rappresentata dal “valdostano” Pietro Ricciardi) si è limitata ad alzare bandiera bianca, rimuovendo – si è visto – i contenitori. Come è noto, Pietro Ricciardi è stato ribattezzato “il valdostano” perché ha adottato un “Piano triennale di prevenzione della corruzione” e un “Codice di comportamento” per i dipendenti della “Pignataro Patrimonio srl in liquidazione” copiandoli – citando la fonte – da modelli di Enti della Valle d’Aosta, con grandissime solite risate dei buontemponi.
Rassegna stampa
da pignataronews.myblog.it