Le dimissioni del consigliere comunale Daniele Luigi Palumbo sono maturate in un contesto politico dominato dalla paura e dall’intimidazione – la Prefettura e la Magistratura indaghino sui veri motivi dell’addio

Le dimissioni del consigliere comunale Daniele Luigi Palumbo sono maturate in un contesto politico dominato dalla paura e dall’intimidazione – la Prefettura e la Magistratura indaghino sui veri motivi dell’addio

PIGNATARO M. – Per quanti sforzi siano stati fatti, nell’opinione pubblica cittadina e anche tra i giornalisti che seguono le vicende politiche locali, a Pignataro Maggiore, nessuno è riuscito a capire i veri motivi per i quali il dottor Daniele Luigi Palumbo (ora esponente dell’opposizione e già assessore con l’attuale sindaco Raimondo Cuccaro) si è dimesso dalla carica di consigliere comunale. La sua lettera del 28 luglio 2015, contrariamente a quanto era abituato a fare di solito, cioè parlare con semplicità e chiarezza, è parsa a tutti in politichese stretto, scritta apposta – e con sofferenza – per non far comprendere le reali ragioni che lo hanno indotto, o addirittura costretto, a dire addio a “questo” Consiglio comunale o, forse, addio per sempre alla vita politica.

Alla luce di quanto sopra vogliamo quindi fare uno sforzo di analisi in più, a beneficio dei nostri pochi ma affezionati lettori (ma anche della Prefettura di Caserta e del Signor Magistrato competente), per dare una spiegazione alle finora inspiegabili dimissioni del consigliere comunale Daniele Luigi Palumbo. Va sottolineato con decisione che tali dimissioni – come altri episodi oscuri, sullo scenario pignatarese – sono avvenuti in un contesto politico dove regnano la paura e l’intimidazione. E se la paura e l’intimidazione dettano l’agenda politica, appare ovvio a tutti che la città è nelle mani di chi “professionalmente” (cioè i mafiosi) esercita la minaccia e impone l’omertà, direttamente o per interposta persona.

Aspetteremo la seduta del Consiglio comunale con all’ordine del giorno pure la presa d’atto delle suddette dimissioni (il 20 agosto 2015 alle ore 10 in prima convocazione o il 21 agosto 2015 alle ore 12 in seconda convocazione) per vedere se qualcuno dei consiglieri rimasti – sindaco compreso – vorrà tentare a sua volta di dare una spiegazione della vicenda di Daniele Luigi Palumbo. In caso di silenzio assoluto, non potremmo che sentirci rafforzati nella nostra preoccupata convinzione sopra descritta. In ogni caso, subito dopo – con le considerazioni opportune –, tutte le carte non potrebbero che prendere l’indirizzo della Prefettura e della Magistratura.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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