Le grandi risate dei buon-tamponi per gli “otto milioni di termometri” del feldmaresciallo Giorgio Magliocca e del feld-assessore Gerardo Del Vecchio che per l’altissima febbre da coronavirus invocano “autoritarismo” e “arresti domiciliari”

Le grandi risate dei buon-tamponi per gli “otto milioni di termometri” del feldmaresciallo Giorgio Magliocca e del feld-assessore Gerardo Del Vecchio che per l’altissima febbre da coronavirus invocano “autoritarismo” e “arresti domiciliari”

PIGNATARO MAGGIORE – L’assessore Gerardo Del Vecchio ha avuto un’ottima idea per la difesa dei cittadini di Pignataro Maggiore dal rischio Coronavirus: “Dotare la Polizia Municipale di rilevatori di temperatura laser. Questi dispositivi consentiranno, all’agente di vigilanza, di verificare, istantaneamente, la temperatura corporea del soggetto, determinando così un eventuale superamento della soglia”. A denti stretti il Feldmaresciallo sindaco Giorgio Magliocca, preso in contropiede dalla sortita del Feld-assessore alla Polizia municipale, si è dovuto limitare stavolta “solo” a rilanciare l’esplosiva idea altrui dell’ordigno laser per “controllare lo stato di salute di chiunque entra ed esce dal territorio comunale”.
Molto felici del lieto evento un po’ tutti, a cominciare dai soliti buontemponi pignataresi (auto-ribattezzatisi, in tempi di Coronavirus, “buon-TAMPONI”) che hanno colto l’occasione per farsi quattro risate a spese della classe politica locale armata dell’aggeggio, se non addirittura di mussoliniani “otto milioni di termometri” (all’epoca del Duce, come si ricorderà, erano “otto milioni di baionette”).
Secondo l’allegra combriccola dei buontemponi (ani, buon-TAMPONI) i primi a essere sottoposti al vaglio del termometro dovrebbero proprio il Feldmaresciallo Giorgio Magliocca e il Feld-assessore Gerardo Del Vecchio, la cui temperatura sta suscitando non poche preoccupazioni. A giudizio della ridanciana compagnia, infatti, non possono che essere attribuite a una vertiginosa alterazione febbrile alcune affermazioni apparse su Facebook. Gerardo Del Vecchio, ancora senza termometro, intervenendo in data 24 marzo 2020  in un uno scambio di battute in materia di “autorità” e “autoritarismo”, ha detto senza mezzi termini che “in questo caso servono entrambi”. Serve l’autoritarismo? Roba da febbre da cavallo.
In precedenza Giorgio Magliocca, il 22 marzo 2020, aveva così sintetizzato la sua ricetta: “Tutti a casa per 20gg. Tipo arresti domiciliari”. A causa della febbre altissima, il Felmaresciallo sindaco non deve nemmeno aver capito (in materia di “arresti domiciliari”) che il cognome dell’assessore regionale lombardo al Welfare è con due “l”, non con una sola: si chiama Giulio Gallera, non “Galera”.
È opinione dei suddetti buon-TAMPONI, in casi come quelli di Magliocca e Del Vecchio (quando danno i numeri come sopra), che il semplice termometro laser non basti e che sia più utile il servizio (attivato dalla ASL di Caserta) “di consulenza psicologica online” per aiutare i cittadini – sindaci e assessori compresi, immaginiamo – vittime di “disagio psicologico generalizzato” a causa delle “restrizioni su spostamenti e contatti” per l’emergenza Coronavirus. E che per questo, aggiungiamo noi, vaneggiano di “autoritarismo” e “arresti domiciliari”.

La foto che pubblichiamo è stata scattata dal giornalista Enzo Palmesano.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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