AGRO CALENO – Come avevamo largamente anticipato qualche mesetto fa dalle nostre pagine, il neo-collaboratore di giustizia del “Clan Schiavone”, l’imprenditore-faccendiere Benito Natale della cittadina “mazzonara” di Grazzanise ha sviscerato nomi e fatti nuovi coinvolgendo politici, camorristi, imprenditori, funzionari e finanche qualche appartenente alle forze dell’ordine. Senza soffermaci tanto sullo spessore criminale dell’ex camorrista Natale, oggi “pentito” e inserito nel programma di protezione, sul quale avevamo già ampiamente scritto in alcune inchieste giornalistiche pubblicate qualche mese fa (consultabili cliccando sui link riportati qui a margine), oggi possiamo proporvi alcune sue importanti dichiarazioni che hanno già scatenato un vero e proprio putiferio in alcuni ambienti “politici” caleni e mazzonari.
Nell’ordinanza di arresto “spiccata” dal Tribunale di Napoli (Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari – dott.ssa Maria Luisa Miranda) su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (Pool del Sostituto Procuratore – dott. Alessandro D’Alessio) ed eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in data 3 agosto2017, acarico di vari soggetti (5 agli arresti domiciliari e diversi indagati a piede libero), oltre alla vicenda oggetto dell’indagine che riguardava il titolare e il legale rappresentante di una società del settore della gestione dei rifiuti di Casal di Principe (Flora Ambiente – famiglia di Sergio Orsi) che negli anni 2010 e 2011 fittiziamente avevano ceduto una parte della stessa ad una seconda società (SIA Srl) intestata a prestanome (Enzo Papa – già appartenente alla Polizia di Stato), al solo fine di evitare la sottoposizione a misura patrimoniale. In questa vicenda tra gli indagati spunterebbe il nome dell’ex Direttore Generale del Consorzio Unico dei Rifiuti, il dott. Antonio Scialdone di Vitulazio. In particolare il “pentito” Benito Natale, nei sui lunghi interrogatori, parla di Antonio Scialdone, non solo come “faccendiere dei rifiuti”, ma anche come personaggio contiguo ad alcuni ambienti “criminali” come il “clan Schiavone” di Casal di Principe e il “clan Belforte” di Marcianise. Il Natale, infatti, cita i rapporti stretti tra il capozona di Vitulazio e comuni limitrofi, Maurizio Fusco, e lo stesso Scialdone, tirando in ballo l’imprenditore dei rifiuti Alberto Di Nardi (all’epoca titolare della DHI Spa di Pastorano) e Luciano Sorbo (patron della Esogest Ambiente di Pastorano), l’attuale Sindaco di Bellona, il dottor Filippo Abbate, Giampiero Zinzi (figlio dell’allora Presidente della Provincia, Domenico Zinzi), l’ex Sottosegretario Nicola Cosentino (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa) e l’imprenditore Angelo Grillo da Marcianise (titolare della Fare Ambiente Spa e della Eco-System 2000 – già condannato per vari reati e contiguo al clan Belforte di Marcianise). Tutti questi personaggi appena citati sono estranei alla presente indagine della DDA, ma vengono citati dal collaboratore di giustizia Benito Natale e i loto nomi compaiono nel carteggio d’indagine dell’Antimafia di Napoli caratterizzato da una serie “omissis”.
Da un primo verbale d’interrogatorio il collaboratore di giustizia Benito Natale in data 09-09-2016, tra le altre cose, dichiara al dott. D’Allessio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli quanto segue: “…Facendo mente locale, allora, posso dire che la vicenda degli autocompattatori noleggiati a Fare Ambiente si colloca tra il 2008 e il 2009 e nello stesso periodo si colloca la vicenda della fornitura NATO. Certamente era già morto Michele ORSI. Grazie a PARENTE Enrico che convocò SCIALDONE Antonio riuscì ad individuare dei noleggiatori. Quando incontrai SCIALDONE Antonio lui era il direttore generale del consorzio dei rifiuti Napoli Caserta. SCIALDONE si dichiarò disponibile a trovarmi dei noleggiatori e mi chiese di avere la lista dei mezzi con i prezzi per il noleggio. Portai questa lista a casa sua, in Bellona, laddove mi recai da solo. Sono in grado di individuare l’abitazione. Mi incontrai con SCIALDONE nel giardino dell’abitazione e gli consegnai la lista. Voglio essere più preciso. Quando gli ORSI non mi diedero la mia parte del noleggio al GRILLO io mi rivolsi sia a FUSCO Maurizio sia a DI PUORTO Salvatore cui ero molto legato. Voglio dire la verità: io avevo rapporti molto stretti sia con il FUSCO che con il Dl PUORTO. Parlai con entrambi della proposta del PAPA di fare 1a società per il noleggio degli autocompattatori in quanto ritenevo giusto che sia il FUSCO che il DI PUORTO e quindi la famiglia SCHIAVONE sapessero del mio progetto in quanto era poi chiaro che io ero visto come persona vicina alla suddetta famiglia. Quando si verificò la storia del mancato pagamento degli ORSI per la fornitura a Fare Ambiente io informai il FUSCO e il DI PUORTO che ne parlarono con SCHIAVONE Carmine. Tornando all’incontro a casa dello SCIALDONE Antonio quando portai a lui la lista dei mezzi, lo SCIALDONE mi chiese se ne avessi parlato con FUSCO ed io risposi di sì e che ne erano a conoscenza. Mi riferivo, come dissi, sia a FUSCO Maurizio che a Di PUORTO Salvatore. Subito dopo lo SCIALDONE telefonò a FUSCO Maurizio come mi resi conto non solo per quello che mi disse lo SCIALDONE ma anche perché lo SCIALDONE chiese a Maurizio di andare a casa sua dove effettivamente convenne il FUSCO. Eravamo dunque io, FUSCO Maurizio e SCIALDONE Antonio. In casa vi era anche la moglie di SCIALDONE Antonio a nome PONTILLO Michela. Il periodo era quello delle elezioni comunali a Grazzanise all’esito delle quali fu eletto Sindaco PARENTE Pietro. All’arrivo di FUSCO Maurizio io evidenziai che ero lì, come avevo già detto in precedenza al FUSCO per essere aiutato dallo SCIALDONE a trovare chi noleggiasse gli autocompattatori. Lo SCIALDONE confermò evidenziando al FUSCO che io avevo portato la lista dei mezzi. Il FUSCO disse allo SCIALDONE che mi doveva aiutare a collocare i mezzi in quanto avevo subito un danno economiche dagli ORSI. (Interrogatorio di Natale Benito del 09-09-2016)”;
In un secondo interrogatorio, questa volta in data 20-10-2016, sempre il camorrista-pentito Benito Natale, alle domande del Giudice e dei Carabinieri, risponde facendo nomi, cognomi e circostanze, cosi come riportiamo integralmente: “ADR: Tornando al racconto dell’operazione che posi in essere, con l’avallo di Nicola SCHIAVONE, con ORSI Sergio e ORSI Adolfo e PAPA Enzo, voglio evidenziare che dopo il recupero degli autocompattatori già custoditi da PALAZZO Raffaele a Grazzanise e da tale PAGANO Luca, che custodiva gli autocompattatori nei pressi della Stazione di Falciano del Massico, tutti gli auto compattatori recuperati furono portati presso il deposito di PETRELLA Federico. Tutto ciò accadeva nel 2009. Avevamo quindi a disposizione gli autocompattatori.
ADR: Come ho più volte detto gli ideatori del piano erano ORSI Sergio, il figlio Adolfo e PAPA Enzo. Questo piano aveva un obiettivo finale quello di rientrare in grande stile nel settore della gestione dei rifiuti. Questo piano parte dal 2009. Il mio coinvolgimento fu dovuto al PAPA che io già conoscevo ed era evidente il coinvolgimento di Nicola SCHIAVONE soprattutto nella fase iniziale in cui bisognava recuperare i mezzi e tacitare coloro che li custodivano. Sia il PAPA che ORSI Sergio sapevano io chi ero e dei legami con SCHIAVONE Nicola. Anche ORSI Adolfo sapeva io chi ero e che grazie a me era possibile coinvolgere Nicola SCHIAVONE nella vicenda. L ‘obiettivo finale era quello poi di aggiudicarsi i servizi di gestione dei rifiuti, passando attraverso il noleggio dei mezzi. Tale obiettivo richiedeva lo sblocco dei mezzi e lo sblocco dei crediti che FLORA Ambiente vantava. Per il recupero dei mezzi era fondamentale il ruolo mio e di Nicola SCHIAVONE; in tale fase il mio ruolo sarebbe stato anche quello di finanziare i primi interventi sui mezzi recuperati per consentirne il nolo. La seconda fase richiedeva lo sblocco dei crediti e qui era determinante il ruolo della politica. Nell’operazione doveva essere coinvolto, e per questo fu avvicinato anche Antonio SCIALDONE che doveva appoggiare il disegno degli Orsi e di PAPA.
Recuperati i mezzi, con il decisivo intervento della fazione SCHIAVONE come in precedenza ho illustrato, per il recupero dei crediti si cercò la strada legale attraverso l’Avv. Vincenzo PETRELLA di Caserta. Tale strada era in realtà quella solo formale in quanto la strada principale era quella politica. In particolare si sfruttò l’amicizia tra il genero di ORSI Sergio, a nome CANGIANO Raffaele di Casapesenna, e il figlio dell’allora Presidente della Provincia di Caserta Domenico ZINZI, Giampiero ZINZI. Fu coinvolto anche Nicola COSENTINO che appresi essere socio al 50% di Sergio ORSI come mi fu detto dallo stesso ORSI e dalla vedova di ORSI Michele, DIANA Miranda. Vi fu un incontro presso l’Hotel Vanvitelli di Caserta tra il COSENTINO Nicola, PAPA Enzo e Sergio ORSI in modo da informare il COSENTINO della necessità di ottenere dalla Provincia di Caserta la riscossione di un credito di circa due milioni di euro da parte degli Orsi ed ovviamente per sensibilizzare lo stesso Cosentino a patrocinare l’operazione. Di tale incontro mi riferirono come era doveroso proprio ORSI Sergio e PAPA Enzo la sera stessa dell’incontro. Il Credito fu pagato e la somma accreditata sui conti di Flora Ambiente presso una banca di S. Maria Capua Vetere, come io seppi nella mia qualità di socio di fatto, da ORSI Sergio e ORSI Adolfo. Ben presto però il credito fu nuovamente bloccato su iniziativa di Equitalia. Il piano che vedeva soci ORSI Sergio, Nicola COSENTINO, ORSI Adolfo, PAPA Enzo e attraverso me Nicola SCHIAVONE, era dunque chiaro e mirava al nuovo controllo, questa volta da parte della fazione Schiavone del settore rifiuti.
La prima parte del piano funzionò e mi riferisco alla vicenda del noleggio degli autocompattatori che infatti noleggiammo a GRILLO Angelo di Marcianise, persona operante nel settore delle pulizie dei rifiuti e vicino al Clan Belforte. Il noleggio al GRILLO lo colloco tra fine del 2009 e l’inizio del 2010.
ADR: L’operazione del noleggio fu fatta utilizzando lo schermo della società SIA di cui era amministratore PAPA Enzo. La SIA era una società degli Orsi schermata da prestanome tra cui ricordo un signore di Piedimonte Matese. L ‘altro socio ricordo che era PAPA Enzo.
Il mediatore tra GRILLO e Sergio ORSI fu tale Marianna, persona che dopo un’esperienza in una società privata poi fallita comincio a lavorare con il GRILLO. Il rapporto tra GRILLO e ORSI era schermato o comunque passava tra le società SIA e FARE Ambiente quest’ultima società del GRILLO.
L’accordo era che i proventi della SIA fossero ripartiti in tre quote: quella di ORSI, quella di PAPA e quella mia. Accadde che io, quasi casualmente, parlando con il PAPA mi avvidi che non mi venivano versate le quote di mia spettanza derivanti dalla SIA. Tengo a ribadire che il rapporto ORSI Sergio GRILLO Angelo nacque grazie alla mediazione di Marianna. Non so dirle se ci furono altri canali. Quello che è certo è che io, che avevo pure finanziato le operazioni di riparazioni dei compattatori da noleggiare alla Fare Ambiente, scoprii che i soldi entrati in SIA e provenienti dalla FLORA Ambiente a me non arrivavano. Ne parlai con PAPA Enzo e ORSI Sergio ORSI Adolfo e notai che si palleggiavano tra loro le responsabilità. Io mi arrabbiai e decisi, comunicandolo sia al PAPA che agli ORSI, che da quel momento mi sarei occupato direttamente del noleggio. Voglio dire che i Carabinieri di Capua, quando mi perquisirono dopo la vicenda DHI, recuperarono a casa mia dei carteggi riportanti la lista mezzi degli Orsi, documenti relativi alla SIA, assegni datemi da Salzano Francesco per vicende diverse dalla SIA.
Tornando al noleggio dei mezzi di cui mi occupai direttamente voglio dire che io notiziavo di tutta la vicenda SIA DI PUORTO Salvatore, FUSCO Maurizio anche perché Nicola SCHIA VONE era difficilmente reperibile e di lì a poco sarebbe stato arrestato.
Con il DI PUORTO e il FUSCO parlavo dell’atteggiamento non preciso degli ORSI e di PAPA Enzo e loro mi invitavano a recuperare i soldi investiti. Gli ORSI decisero di farmi avere parte dei soldi con bonifici che mi furono accreditati uno a tale autoricambi Rullo di Grazzanise e l’altro alla ferramenta di PARENTE Lorenzo. Preciso che i bonifici partivano da un conto degli ORSI di una banca di S. Maria Capua Vetere e arrivavano ai conti delle persone che ho indicato e che erano dei miei prestanome. Ovviamente di tale ultimo ruolo erano ben consapevoli sia ORSI Sergio che ORSI Adolfo. Il RULLO e il PARENTE ricevevano i bonifici (RULLO sul Banco di Napoli di Cancello ed Arnone) e PARENTE Lorenzo (presso il Monte dei Paschi di Grazzanise). Ricevuti i bonifici prelevavano gli importi e mi consegnavano i contanti. Sia il Rullo che il PARENTE mascheravano tutta l’operazione con fatture da loro emesse ed aventi come destinatari la Sia. Fu Adolfo ORSI ad elaborare questo meccanismo per corrispondere a me la quota. Ho riscosso in questo modo circa 9000 euro nel 2010 mi pare dopo l’arresto di SCHIAVONE Nicola.
Dopo aver preso in mano io la vicenda dei noleggi sono riuscito a portarla avanti per poco tempo. Per essere aiutato ad individuare i soggetti a cui noleggiare i mezzi mi rivolsi PARENTE Enrico che era a scadenza di mandato quale Sindaco ed era anche Presidente del Consorzio dei Rifiuti. La mia idea era che lui mi aiutasse attraverso SCIALDONE Antonio, direttore generale del consorzio dei rifiuti. Lo Scialdone era persona legata a Nicola FERRARO ed anche alla famiglia Schiavone ed anche ben collegato al Belforte di Marcianise. Inoltre lo Scialdone, oltre a tali rapporti camorristici, aveva anche forti collegamenti politici ed aveva entrature in numerose amministrazioni. (omissis). Torno al noleggio dei mezzi della SIA, riuscii a conseguire grazie al PARENTE E allo Scialdone, dei noleggi alla DHI. Lo Scialdone mi ha aiutato sapendo io chi fossi. Infatti proprio per discutere dei noleggi, mi sono incontrato con SCIALDONE ANTONIO in presenza di FUSCO Maurizio.
Fu anzi proprio FUSCO Maurizio a rapportarsi per primo con lo SCIALDONE ed a perorare la mia causa. Il FUSCO e lo SCIALDONE avevano un solido rapporto che si era consolidato con la campagna elettorale del 2009-2010, sia per le elezioni comunali di Vitulazio sia per le elezioni regionali per le quali era candidata PONTILLO Michela, compagna di SCIALDONE Antonio e candidata per le liste Caldoro insieme a GRIMALDI Massimo. Lo Scialdone aveva chiesto e ottenuto l’appoggio elettorale di FUSCO Maurizio, uomo di Nicola SCHIAVONE e della famiglia Schiavone in generale. Proprio grazie a tali rapporti il FUSCO, che era ovviamente a me collegato, mi sponsorizzò con Scialdone Antonio che mi chiese di preparare un elenco dei mezzi da noleggiare con indicazioni dei prezzi per il noleggio, lista che io preparai e consegnai a Scialdone Antonio in presenza di FUSCO Maurizio. Gli incontri con SCIALDONE Antonio avvennero due volte a casa sua, nella seconda metà del 2010, in Bellona, casa che saprei individuare che si trova in una strada senza uscita. È una villetta con un solo piano e ci siamo incontranti nel giardino di questa villetta. Ricevuta la lista lo Scialdone mi chiarì che i prezzi da me indicali sarebbero stati maggiorati, ma la maggiorazione non sarebbe stata mia ma sua e di Fusco Maurizio. Io non ebbi nulla da ridire in quanto a me non interessava dell’eventuale surplus che lo Scialdone e il Fusco miravano a conseguire. Ci fu un terzo incontro presso il Russo Center di Pastorano, nei pressi del casello autostradale di Capua. Nel corso di questo incontro, cui prendemmo parte io, lo Scialdone ed un commercialista di questi tale Daniele DI DIO di Vitulazio, lo Scialdone mi comunicò che i mezzi li avremmo fittati alla DHI. Fui contattato da Di Nardi Alberto. Io conoscevo da anni il padre che in precedenza si occupava di pneumatici per mezzi agricoli. Ovviamente io mantenevo sempre al corrente di tutto DI PUORTO Salvatore che era il referente degli Schiavone in quel momento. Noleggiai al Di Nardi Alberto dei mezzi che servivano presso il comune di Castel Morrone e consegnai i mezzi stessi alla DHI a Pastorano. Fu il PAPA Enzo ha firmare il contratto per la SIA con la DHI.
Lavorammo con la DHI circa sette otto mesi e venimmo pagati regolarmente. Il DI NARDI Alberto sapeva bene io chi fossi e che io formalmente non comparivo nella SIA. Sapeva anche i mezzi erano in realtà degli ORSI. Mi chiese di non dire mai al padre io chi fossi e da dove venissero i mezzi a loro noleggiati. Nel firmare i contratti da parte del PAPA io mi avvidi che i prezzi indicati per il noleggio erano i miei e feci presente al DI NARDI che vi era un accordo tra me, SCIALDONE e FUSCO per corrispondere a questi ultimi, quasi come un compenso per il loro interessamento, un surplus sul prezzo di noleggio. Il DI NARDI Alberto mi disse di non preoccuparmi in quanto aveva già fatto un regalo lui al FUSCO Maurizio che, come pure mi disse, già si stava occupando per conto della DHI dell’aggiudicazione di un appalto per i rifiuti per il Comune di Bellona. Mi disse che il FUSCO aveva parlato con il padre del Sindaco ABBATE di Bellona proprio per far ottenere alla DHI l’appalto.
Il rapporto con la DHI che mi avevano procurato SCIALDONE e FUSCO cessò quasi alla fine del 2011. Il contratto fu firmato l’08.07.2011 e cessò in quanto si dimise il direttore tecnico della SIA, figura necessaria per poter noleggiare. Il direttore tecnico era una donna di Napoli che conoscevano gli Orsi ma che non ricordo il nome. Oltre alla DHI ho noleggiato mezzi anche alla Esogest di Luca SORBO con sede a Pastorano, società trovatami da Alberto DI NARDI sempre grazie all’interessamento di SCIALDONE e FUSCO. Il contratto con la Esogest non fu mai stipulato formalmente vi fu un accordo verbale per il noleggio di un paio di mesi.
ADR Con i soldi riscossi dal noleggio sono rientrato in parte del mio investimento e in questo modo finì il rapporto con gli Orsi. Il sequestro dei crediti di Flora Ambiente bloccò infatti il progetto di rientro dei rifiuti di cui ho parlato”.
25-08-2017
ALFREDO DI LETTERA
Articolo pubblicato in data 08-04-2017 (Caleno24ore) – Il nuovo “pentito” Natale (luogotenente del capozona del clan dei “casalesi” Fusco) rivela al procuratore antimafia Alessandro D’Alessio gli affari “grigi” della piana dei mazzoni e dell’agro caleno: spuntano i nomi dei “germani costruttori”
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Articolo pubblicato in data 10-03-2017 (Caleno24ore) – Concorso in voto di scambio con l’aggravante camorrista”: inizia il processo a carico dell’ex Direttore generale del CUB, Antonio Scialdone, che secondo l’Antimafia favorì l’assunzione del fratello e della moglie del ras Fusco presso una ditta dei rifiuti e una di vigilanza privata
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Articolo pubblicato in data 04-04-2017 (Caleno24ore) – Il “faccendiere dei rifiuti” Antonio Scialdone, ai microfoni di Rai Tre, conferma: “In quegli anni ho molto collaborato con i servizi segreti, per dare tutta una serie di informazioni specifiche sul modo in cui veniva gestito il ciclo integrato dei rifiuti” (Guarda il video)
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