Luoghi magici ma reali fanno da sfondo a protagonisti vivi da secoli nel profondo delle coscienze dei campani nel libro “Di leggende, filastrocche e altre storie…” (autoproduzione, 58 pagine, 7 Euro) di Pasquale “Paco” Borrelli. Una pubblicazione per bambini (anche per quelli un po’ cresciuti) permeata da costumi e da consuetudini tradizionali; un volume grazioso, diviso in brevi paragrafi che avvicinano i più piccoli a un universo plasmato nel tempo. La raccolta è composta, da un lato, da riproduzioni di racconti sedimentati nell’immaginario collettivo, come la storia di San Giorgio Martire (patrono di Pignataro Maggiore, luogo d’origine dell’autore) o di “Mazzamauriello”: il folletto a volte benevolo e a volte dispettoso che si dice abiti l’Agro Caleno; dall’altro, Pasquale “Paco” Borrelli non si limita a riportare narrazioni perdute: all’interno del suo libro si cimenta egli stesso nella creazione di storie totalmente frutto della sua fantasia, come la “Filastrocca del dragone” o “Sossio il serpente” (per fare degli esempi). L’autore, insegnante di scuola elementare, sa bene come parlare ai più piccoli, affascinarli e guidarli in una lettura che possono fare da soli oppure con l’aiuto dei genitori, i quali, di sicuro, si divertiranno tantissimo a seguire le vicissitudini di “Nicola in cerca di moglie” o “La leggenda del drago di Cracovia”; ma questi sono solo alcuni titoli dei diciassette inviti alla fantasia e al sorriso di cui si compone il primo libro di Pasquale “Paco” Borrelli. Come in ogni raccolta di favole che si rispetti, le immagini hanno un ruolo importante, alcune delle quali sono disegni nati proprio dalla mente e dalle mani dei bambini.
“Scrivere un libro per bambini non è mai semplice. Troppo spesso si parla di loro, troppo spesso si dicono cose a sproposito e alcuni si arrogano il diritto di capirli. Scrivendo questo libro non mi arrogo alcun diritto”, tiene a precisare Pasquale “Paco” Borrelli in una nota introduttiva per genitori e insegnanti. Difatti l’esperienza contenuta nei racconti non ha nulla a che vedere con la comprensione “scientifica” delle loro esigenze ma è semplicemente un viaggio da fare insieme, mano nella mano, lasciandosi guidare dalla ingenuità propria dei bambini, che noi adulti abbiamo tristemente dimenticato.
Leggendo “Di leggende, filastrocche e altre storie…” non possiamo non notare il tocco pedagogico dato dal maestro Borrelli, che fa della sua professione un punto di forza in questa nuova avventura di cui è il protagonista nei panni di scrittore. L’approccio educativo, etico e morale, non manca di un richiamo alla realtà (a volte aspra) della vita proprio dei racconti da focolare, per far comprendere che anche nelle storie più belle si può soffrire, ma nonostante tutto se si persevera arriva un lieto fine. Non resta che accendere un fuoco nella vostra immaginazione, sedervi intorno ad esso e iniziare il racconto.
Dario Palmesano