VITULAZIO – Vi proponiamo il contenuto di una mail che ci invia un nostro lettore in merito al sorteggio degli scrutatori:
La nomina degli scrutatori effettuata dalla commissione elettorale è stata fatta con metodo aritmetico-matematico in modo da non scontentare i partecipanti. L’accordo è stato raggiunto nel senso che i 2/3 (16 nominativi) sono stati indicati da Romano Luigi e dai sui ex amministratori, 1/3, invece, è andato a Cuccari e a Scialdone ( 8 scrutatori, 4 a Cuccari e 4 a Scialdone). Tutto legale e regolare a dispetto di chi ha contestato il modo e il metodo di scelta. La Commissione elettorale è ancora in essere anche dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale ed ha operato nel rispetto della legge avendo adottato uno dei due procedimenti (indicazione dei nominativi) disciplinato dalla normativa. Avrebbero potuto procedere al sorteggio in caso di mancanza di accordo, poiché l’accordo è stato raggiunto, non vi erano motivi per sorteggiare i nominativi. Il sorteggio avrebbe comportato l’individuazione di persone sconosciute ai politici, che non avrebbero poi dovuto manifestare la loro gratitudine, molti probabilmente avrebbero rinunciato, alcuni non hanno esperienza, ecc..
E’ inutile, quindi, abbaiare alla luna, la Commissione elettorale, nelle persone di Cuccari Achille, Sabatino Rosa e Cioppa Assunta (queste ultime fedelissime di Romano), hanno rispettato la legge. Le polemiche sono solo un esercizio sterile e inutile che non si fondano su dati concreti.
Quello che, però, occorre evidenziale, sotto il profilo strettamente politico, è che la nomina degli scrutatori è stata l’occasione per sperimentare future larghe intese, alle quali, già da tempo, le diplomazie politiche, stavano lavorando. L’ipotesi sarebbe un progetto comune di ampie convergenze, pur di ritornare ad occupare quelle poltrone che hanno condiviso per circa mezzo secolo. Poiché i tentativi di allestire una lista capeggiata da Cuccari, con il sostegno di Scialdone Antonio, non sembra portare buoni risultati e, dall’altro lato, Romano Luigi non vuole rischiare di perdere il potere che mantiene da circa mezzo secolo, gli amici e compari comuni hanno ben pensato ad un esperimento di larghe intese che darebbe maggiori garanzie a tutti e tre i soggetti. Cuccari Anchille e Scialdone Antonio sarebbero disponibili a riconoscere il ruolo di capolista a Romano Luigi, ma nella composizione della lista la quota di Romano dovrebbe essere minoritaria in modo da garantire gli equilibri di potere. In tal modo la lista della ex vicensindaco Del Monte Giovanna sarebbe sconfitta in partenza e anche la lista facente capo all’ex capogruppo di minoranza Russo Raffaele non potrebbe competere con un’ampia coalizione che partendo da Romano includerebbe candidati di Cuccari e di Scialdone Antonio, soci di maggioranza della coalizione.
Lettera firmata