VITULAZIO – L’ex responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Vitulazio, l’architetto Lidia Callone, invia una mail al nostro direttore nella quale dà notizia della conclusione del giudizio d’appello del processo iniziato qualche anno fa, in merito all’iter amministrativo finalizzato alla costruzione di un centro commerciale in località “Cappellucce”. Ecco il testo della mail:
Egregio Direttore De Stavola,
convinta di far cosa gradita ai lettori del suo Quotidiano Online “ Caleno24ore” Le rimetto, in allegato, una mia nota a compendio della vicenda giudiziaria che mi ha vista contrapposta al movimento civico “ Uniti per Vitulazio” relativamente alla realizzazione del Centro Commerciale all’ingrosso in località “Cappellucce”, episodio ampiamente notiziato, nel corso degli anni, prima sul portale “ Vitulazio24Ore”, poi sul quello da Lei diretto.
Convinta che provvederà a pubblicare quanto allegato alla presente, colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.
Pastorano lì 28 maggio 2019
Architetto Lidia CALLONE
ANCORA UNA VOLTA……..
il sedicente “ Movimento Civico Uniti per Vitulazio”( Sic!) capeggiato, con alternanza di ruoli, dai Sigg.ri Giovanni DI LILLO e Arcangelo CIRIELLO, personaggi più avvezzi e a loro agio nel frequentare aule giudiziarie ( con i loro “amici” di sempre), che i rispettivi ambiti domestici, ha subito l’ennesimo tracollo giudiziario nel maldestro tentativo di ribaltare, a proprio vantaggio, l’esito della sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in data 13 settembre 2016, a favore della scrivente e dell’imprenditore Michele SEPE, sentenza impugnata presso la Corte di Appello di Napoli (Seconda Sezione Penale), sia dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale S.M.C. Vetere, che dal fantomatico “Movimento Civico Unito per Vitulazio”.
Si evidenzia che la decisione del Tribunale così disponeva: “ Letto l’articolo 530, comma 2° del c.c.p. assolve gli imputati Sepe Michele e Callone Lidia dai reati rispettivamente loro ascritti perché il fatto non sussiste.”
La Corte di Appello di Napoli, con decisione datata 7 maggio 2019, ha riconfermato la sentenza di assoluzione del Tribunale Sammaritano del 13 settembre 2016, disponendo, altresì, a carico del Movimento Civico in persona del Presidente pro-tempore, Arcangelo CIRIELLO, il pagamento delle spese processuali.
Conclusa la vicenda giudiziaria permane pendente la domanda: “ Cui prodest ” ovvero “ a chi giova o ha giovato ” tutto ciò?
Certamente non ai cittadini di Vitulazio che dalla mancata realizzazione del Centro Commerciale all’ingrosso, in località “Cappellucce”, hanno visto sfumare nel nulla ben 90 posti di lavoro ( si veda, in proposito, l’impegno assunto nell’Atto di Convezione allegato al Progetto ), senza considerare quelli scaturenti dall’indotto, né alla salvaguardia e sviluppo del territorio vitulatino che dalla mancata iniziativa economica ha perso l’opportunità di infrastrutturare una estesa area di 30.000 mq che il Piano Regolatore Generale (PRG) classifica come zona omogenea “D2”, destinata. ancora oggi, ad iniziative economiche-produttive (Area P.I.P. – Piani Insediamenti Produttivi – e P.P.E. – Piani Particolareggiati Esecutivi -).
Il Progetto a farsi prevedeva, infatti, la realizzazione di opere di urbanizzazione primarie ( fognature, rete idrica, rete di distribuzione dell’energia elettrica, pubblica illuminazione, ecc…), un asse stradale di collegamento tra la statale Appia e la provinciale per Capua, nonché ampie aree a parcheggio e verde pubblico, opere atte a sostenere non solo l’intervento a farsi ma, soprattutto. ad incentivarne altri nelle aree adiacenti, con buona pace di chi ancora oggi ( il Di Lettera insegna ) si domanda quali siano i presupposti e le iniziative da promuovere sul territorio affinché gli Imprenditori tornino ad investire.
Sulle responsabilità derivanti dai danni prodotti se ne chieda conto al “ Movimento Civico Uniti per Vitulazio ” che, guarda caso, da due anni a questa parte, ovvero da quando la scrivente ha lasciato, per avvenuto pensionamento, l’incarico di Funzionario responsabile dell’U.T.C., ha smesso di prodigarsi in pretestuose iniziative tese a contrastare l’azione amministrativa nei settori dell’Urbanistica, dell’Edilizia, dei Beni Culturali ed Ambientali ….. e chi più ne ha più ne metta, dando l’impressione che, opplà, il territorio vitulatino è diventato “ il miglior fra tutti i mondi possibili ” di Leibniziana memoria.
A compendio di quanto innanzi indicato si riportano, in calce alla presente, le sentenze sopra richiamate.
Vitulazio, lì 1 giugno 2019
Architetto Lidia CALLONE
( Ex Funzionario dell’U.T.C.)