VITULAZIO – Il trasformismo degli elettori vale quasi quanto quello dei politici. Questo è quello che si sente dire nel mondo politico vitulatino dopo che si è diffusa una notizia a proposito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sul Consorzio unico di bacino per i rifiuti. Secondo casertace, infatti, tra gli indagati ci sarebbe anche un certo Michele Benincasa di Vitulazio. Il giovane – secondo quanto riferisce il quotidiano online di Terra di Lavoro – avrebbe votato alle elezioni amministrative di Vitulazio del 2009 Giovanna Lina Scialdone e alle elezioni regionali del 2010 Michela Pontillo, ricevendo in cambio da Antonio Scialdone un lavoro in nero al Consorzio. Dopo aver prestato servizio come “guardaspalle” per l’ex direttore generale, avrebbe ottenuto un posto alla società iniziative Ecologiche Spa (società partecipata al 51% dal consorzio Acsa Ce3 e poi dallo stesso Cub a cui il Ce3 si era aggregato) senza che, per l’impresa, vi fosse necessità di assumerlo.
Al di là dei profili penali della vicenda, sorprende la vicinanza del Benincasa a Scialdone e quindi (parliamo del 2009) all’ex sindaco Achille Cuccari, soprattutto alla luce di quello che accadrà cinque anni dopo. La faccia paciosa del buon Michele (se non è lui, la somiglianza è veramente sorprendente), infatti, appare in una foto del comitato elettorale a sostegno della lista “Unità e Democrazia per Vitulazio”, guidata dall’avvocato Raffaele Russo. Insomma, così come i politici passano da un partito all’altro, anche i cittadini – in molti casi grazie ad allettanti promesse e laute prebende – usano cambiare “schieramento”, mettendo da parte ogni remora morale. L’abile Benincasa nell’opinione pubblica vitulatina da oggi sembra essere indicato come l’archetipo di questa tipologia di cittadino, ormai diventata maggioranza.
Red. cro.