Medicina di base: il sindaco di Bellona, Filippo Abbate, insorge per le carenze del locale servizio

Medicina di base: il sindaco di Bellona,  Filippo Abbate, insorge per le carenze del locale servizio




BELLONA – I recenti disservizi ai servizi di medicina di base a Bellona, hanno provocato la reazione del sindaco Filippo Abbate, il quale – attraverso la nota che trovate di seguito -protesta contro le autorità competenti:

Dopo che il dott. Domenico D’Angelo ha lasciato il suo incarico provvisorio di supplente del suo predecessore, nonché genitore, su pressione del sindaco Filippo Abbate l’ASL decise di autorizzare gli altri medici presenti sul territorio di farsi carico, almeno temporaneamente, degli assistiti rimasti senza medico di base.
Ma, stando ai fatti, la cosa non ha funzionato. Innanzitutto perché si trattava comunque di una soluzione provvisoria senza dati certi sulle prospettive a breve termine, poi per difficoltà personali di diversi cittadini costretti a peripezie inconcludenti o insoddisfacenti, infine, ma di non poca importanza, la questione logistica insorta proprio per i medici dati in disponibilità che non hanno nascosto reali problemi di gestibilità del maggior flusso.
Tutto questo, anche recependo le lamentele dei suoi amministrati, ha convinto il sindaco a reagire contro quella che sembra una posizione disinvolta di chi, invece, dovrebbe provvedere affinché la città di Bellona venga dotata del giusto numero di medici di base in maniera tale da bloccare il danno ai cittadini e dar loro la legittima soddisfazione di vedersi riconosciuto uno dei più sacrosanti e costituzionali diritti.
Con formale nota di ieri il sindaco Abbate ha scritto alla Direzione Generale dell’ASL, al Presidente della Regione Campania, nella sua qualità di titolare dell’Assessorato alla Sanità e al Prefetto di Caserta.
Il sindaco chiede che si intervenga con urgenza per la determinazione di zona carente dal punto di vista della medicina generale e, conseguentemente, che si provveda con altrettanta tempestività a ogni conseguente adempimento atto a risolvere in via strutturale e definitiva la problematica che, sottolinea, sta generando forti, legittime e condivise proteste.
Non è possibile, dice Abbate, che una consistente fetta di popolazione bellonese debba essere privata del più importante servizio pubblico. La salute, continua il sindaco, non può essere messa in discussione per nessunissima ragione.
Insomma, il problema esiste ed è anche grave; ma il sindaco ha suonato forte le sue campane e qualcuno adesso dovrà farsi carico del disagio e delle conseguenze che insorgerebbero in caso di ulteriore inerzia o persistente disattenzione

Commenta con Facebook