ACERRA – Nuova protesta dall’alba davanti al termovalorizzatore di Acerra, dove le organizzazioni sindacali autonome, impediscono l’arrivo dei camion che devono sversare rifiuti. Ancora una volta, la richiesta e’ del pagamento di 5 mensilita’ arretrate, legate all’utilizzo dei dipendenti dell’ex Consorzio unico di bacino Napoli-Caserta da parte della societa’ provinciale per lo smaltimento dei rifiuti.
Ieri sera avrebbe dovuto essere conclusa una cessione di credito davanti a un notaio, grazie ad un impegno della Protezione Civile. Ma l’atto non e’ stato sottoscritto, e per questo non si puo’ dare il via ai pagamenti. Sia l’amministratore unico di Sap.na, la societa’ che deve gestire il ciclo provinciale dei rifiuti, sia il commissario liquidatore dell’ex consorzio sono di nomina recente. Secondo quanto riferiscono i manifestanti (aderenti a Sindacato Azzurro, Slaicobas, Flaica Cub, Usb, Uap e Cesil) i presidi nella strada che porta all’impianto di Acerra gestito da A2A hanno bloccato 150 mezzi pesanti.
Al momento i manifestanti continuano a stazionare sul ciglio della strada in entrambe le rotonde di accesso all’impianto di termovalorizzazione. I mezzi, invece, stanno entrando e uscendo anche se con lentezza, cosa che genera una fila.