Il mercato del lavoro cresce spinto dalle assunzioni con contratti di somministrazione a tempo determinato e indeterminato.
Grazie anche alle speciali agevolazioni governative, la somministrazione di lavoro è sempre più utilizzata dalle imprese del nostro Paese. Il successo di questo speciale contratto che regola i rapporti di lavoro è tale che negli ultimi anni è stata raggiunta una ragguardevole cifra di circa 500mila persone assunte tramite quei contratti di lavoro che un tempo chiamavano interinali.
La somministrazione di lavoro prevede che il lavoratore sia assunto da un’agenzia accreditata (definita somministratore) per prestare servizio – o meglio “andare in missione” – presso un’azienda che necessita di reclutare nuovo personale (definita utilizzatore). Quello che si nota è che le imprese italiane che ricorrono ai lavoratori somministrati prediligono generalmente i contratti di somministrazione a termine. Le forme di staff leasing (ossia fornitura di lavoratori a terzi a tempo indeterminato) costituiscono infatti il 10% circa del totale dei contratti di somministrazione di lavoro stipulati nel corso degli ultimi anni.
Questo perché le imprese che impiegano questa particolare forma di lavoro subordinato possono contare su una maggiore flessibilità organizzativa. Rivolgendosi a un’agenzia accreditata come Jobtech, specializzata nella fornitura di lavoro in somministrazione, vengono sgravate da qualsiasi genere di onere burocratico, contrattuale e salariale legato all’assunzione diretta.
I lavoratori somministrati, dal canto loro, godono dei medesimi diritti spettanti ai loro pari grado regolarmente assunti dall’azienda somministratrice. Ciò significa che percepiscono lo stesso salario, che possono contare sullo stesso inquadramento professionale e che beneficiano degli stessi permessi (ferie, malattia, maternità) spettanti ai lavoratori alle dirette dipendenze dell’impresa presso la quale sono stati inviati in missione.
Un lavoratore somministrato ha inoltre diritto di beneficiare dell’indennità di disoccupazione NASPI. In aggiunta, può avere accesso ad altre due forme di sostegno erogate da Ebitemp e Forma.temp. Tali contributi consistono in una somma di 750 euro versata in un’unica soluzione allo scadere dei 45 giorni di disoccupazione e in un assegno di sostegno alla maternità (pari a 2250 euro una tantum) riservato alle lavoratrici la cui missione si sia interrotta nei primi tre mesi dall’inizio della gravidanza.
Si può ricorrere alla somministrazione per assumere tutte le categorie professionali (dagli apprendisti agli operai, fino ai dirigenti). Il leasing di personale è tuttavia vietato per supplire alla mancanza di lavoratori in sciopero o per reintegrare la forza lavoro in cassa integrazione o in caso di licenziamenti collettivi.
C. S.