CANCELLO ED ARNONE – “Letteratitudini” è ormai giunta al suo incontro novembrino. I soci, sempre entusiasti di partecipare agli incontri culturali, si sono dati appuntamento a Mercoledì 15 Novembre p.v. ore 19,30. Tema della serata sarà “Poesie sulla morte che fanno cambiare idea sulla vita”.
Quanto sopra in considerazione del fatto che Novembre è un mese per riflettere, infatti la pietà cristiana dedica questo mese al ricordo dei defunti. Un mese intero per ricordare e rinsaldare il legame di solidarietà che esiste tra chi è ancora pellegrino sulla terra e chi ci ha preceduti nella vita eterna.
Un mese intero in cui devono essere più numerose le azioni di suffragio per i nostri cari defunti: ma anche per tutti i defunti indistintamente, compresi quelli che nessuno più ricorda, ma che da Dio sono amati e conosciuti per nome.
Un mese intero per meditare che cos’è il peccato, che ha portato la morte nel mondo, e per pensare che su questa terra siamo solo dei viandanti senza borsa e senza sandali, che non hanno paura della morte, perché sentono nostalgia della vera patria, più grande e più bella di questo mondo, e vivono in modo da poterla raggiungere.
Dalle varie riflessioni si potrà concludere che il pensiero dei nostri morti è tutt’altro che un pensiero triste. In primis perché essi sono degli esseri viventi, che sono legati a noi da legami con cui ci erano uniti in questo mondo. E soprattutto perché la morte per un cristiano non è mai disgiunta dal pensiero della risurrezione. La morte non è la fine, non è un salto nel buio, ma è il passaggio verso la vita eterna.
Tuttavia non è mai facile affrontare la morte di una persona cara, amico o parente che sia. Il peso della malinconia, e a volte della disperazione, si attanaglia facilmente su noi che rimaniamo, portando a sentire come una pesantezza sull’anima. In casi come questi, canzoni e poesie sulla morte possono avere un grande effetto taumaturgico.
Ecco quindi le nostre poesie sulla morte che vi faranno cambiare idea sulla vita: Pablo Neruda – “Amore mio, se muoio e tu non muori”; Alda Merini – “Elogio alla morte”; Cesare Pavese – “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”; Nazim Hikmet – “Della morte. La visita degli spiriti”; Fernando Pessoa – “La morte è la curva della strada”.
Le poesie saranno declamate da un noto attore che ci farà piacere segnalare più avanti e che ci ha gentilmente concesso la propria collaborazione.
Inoltre ogni componente del gruppo potrà, a proprio piacimento, ricordare e raccontare eventuali loro esperienze in proposito. Personalmente, dice la Maisto, nel ricordo di una mia sorella mancata qualche anno fa, vorrei leggere un mio componimento, “Lettera a mia sorella Mena”, già inserito nel mio libro di racconti brevi “Ho bisogno di sognare”.
Prevedo una serata di ricordi e di nostalgie, dice la Maisto, ma indubbiamente molto delicata ed emozionante, sicuramente il dibattito tra di noi toccherà le nostre sfere emotive , dato che, come sappiamo, il messaggio è un potente strumento per entrare in contatto e far fluire la vitalità.
Come sempre invitiamo chiunque avesse interesse a partecipare a contattare la coordinatrice del gruppo Matilde Maisto sulla pagina Facebook a lei intestata.
C.S.