PIGNATARO M. – La possibile chiusura degli uffici del Giudice di Pace a Pignataro Maggiore continua a tenere banco nel dibattito politico cittadino. In queste ore l’avvocato Pietro Mercone è ritornato sul’argomento attraverso i social network con una notizia che non fa ben sperare per chi vorrebbe lasciare aperte le porte delle aule di via Vittorio Veneto:
Apprendo con sconcerto di una nota del Sindaco di Pignataro Maggiore, con la quale i due dipendenti, già distaccati presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore, verrebbero richiamati a prestare servizio nuovamente presso la Casa Comunale a partire dal 20/07/2016, e specificamente solo il dipendente che attualmente esercita le funzioni di Cancelliere potrebbe continuare il suo servizio presso il Giudice di Pace solo per due giorni a settimana nel periodo dal 20/07/2016 al 31/08/2016.
Evidentemente da ciò ne scaturirà la paralisi dell’attività dell’Ufficio!
Qualora tale notizia dovesse essere confermata, mi chiedo quanto ciò sia compatibile con la seria e reale volontà del Sindaco di Pignataro Maggiore e della sua maggioranza consiliare di mantenere la sede del Giudice di Pace presso il nostro Comune!
Mi chiedo quanto ciò sia compatibile con la volontà seria e costruttiva di trovare con gli altri Comuni del circondario soluzioni condivise, finalizzate al mantenimento ed al regolare funzionamento dell’Ufficio Giudiziario!
Vorrei sbagliarmi, ma credo che la scelta dei nostri amministratori di chiudere l’Ufficio del Giudice di Pace sia stata già presa! Nel frattempo si cercano solo alibi (volete scommettere che la trattativa con gli altri Comuni fallirà per le pretese inaccettabili che il nostro Sindaco avanzerà?) giustificativi di un grave responsabilità!