VITULAZIO – Di seguito il comunicato stampa dell’ex dirigente del Prc e oggi membro del movimento No Gas, Michele Merola:
Abbiamo assistito in questi giorni ad un fervente dibattito sul Gassificatore di Capua, dibattito venuto fuori a causa del blocco nell’iter procedurale per la sua costruzione, in virtù di una controversia sulla reale disponibilità del Comune di Capua, del terreno su cui allocare l’impianto di Incenerimento dei Rifiuti, terreno di proprietà dell’ASL Napoli Uno e su cui ci sarebbe un vincolo di destinazione sanitaria, cosi come non sarebbe in zona ASI ma in linea d’aria nel centro di Capua, in una zona prettamente agricola e quindi del tutto inadatta a costruirci uno strumento di morte. La cosa che più ci ha colpito però è la supponenza del Presidente della Provincia, il quale si permette di richiamare giustamente, alcune inesattezze della deputata del Pd Pina Picierno , ma non si rende conto delle sue grandi e gravi lacune in materia.
L’on. Zinzi descrive il Gassificatore non come Ecomostro , ma come uno strumento di ultima generazione a basso impatto ambientale, con una tecnologia non sperimentale ma avanzatissima e testata con successo in Giappone un impianto do si bruciano rifiuti ed escono margherite.. Ovviamente una cosa del genere non si può chiamare informazione ma semplicemente un depistaggio per non far capire nulla ai cittadini.
Ma andiamo per ordine.
Il Gassificatore è un normale Inceneritore, il principio su cui si basa è semplicemente quello della Combustione che avviene ad alte temperature, ma è sempre combustione, ogni combustione genera diossine e una tonnellata di rifiuti bruciata produce una tonnellata di sostanze inquinanti ed emette migliaia di sostanze cancerogene, per una semplice legge Chimica che forse il nostro presidente non conosce , la legge di Lavoisier, la quantità di rifiuti prodotta da un inceneritore è superiore alla quantità di rifiuti che brucia. Rispetto alla impiantistica forse il nostro presidente non sa che in Giappone i Gassificatori sono costruiti in gran parte dalla Nippon Steel , la quale costruisce impianti per bruciare sia la frazione secca che quella umida, praticamente il tal quale, tradotto significa che detti Impianti altri non sono che semplici Inceneritori con tutte le conseguenze del caso, inoltre quello di Capua non essendoci esemplari in giro per l’Italia , è un Impianto altamente sperimentale.
Altra lacuna del presidente, la storiella delle discariche che verrebbero eliminate con l’inceneritore, nulla di più falso, l’inceneritore non elimina le discariche ma ne alimenta di nuove e più pericolose, oltre che dieci volte più costose di quelle tradizionali, forse non si conosce il fatto che per ogni tonnellata di rifiuti bruciata ci sono 30 kg di ceneri tossiche altamente inquinanti da smaltire in discariche speciali.
Altra inesattezza, si dice che questi impianti in Europa sono al centro delle città, forse è vero ma si omette di dire che soprattutto la Germania ha iniziato una procedura di dismissione di questi impianti, avendo iniziato un percorso totalmente alternativo basato sulla raccolta differenziata e sul recupero delle risorse e dei materiali. Ultima annotazione, a detta del presidente Zinzi i tassi di patologie tumorali intorno a questi inceneritori europei sono nettamente più bassi a quelli registrati nei nostri territori, dobbiamo pensare che non si siano mai letti i dati sull’incidenza tumorale nel triangolo della Morte di Acerra dove se non ricordiamo male è in piena attività uno degli inceneritori piu grandi d’Italia.
Noi pensiamo, anche in ossequio alle Direttive Europee che la strada per un vero ciclo integrato dei rifiuti è quello della Strategia Rifiuti Zero, e la messa al bando per sempre di questi Cancrovalorizzatori.
Michele Merola
Movimento No Gas