NAPOLI – Si reca allo Stadio di Terracina, per assistere alla partita di calcio tra la formazione “Allievi Provinciali” di casa e il team, pari livello, del Latina, nelle cui fila milita anche il figlio. Quella che, nelle speranze generali, doveva essere solo una mattinata di esaltazione dello sport e di sano divertimento(l’indesiderato fuori programma si è verificato intorno alle 12.45 a.m.) si è ben presto trasformata in una sorta di incubo, che ha spinto molti degli sportivi che assiepavano gli spalti ad abbandonarsi, anzitempo, dallo Stadio terracinese. Il perché è presto detto. A semirare il terrore tra i supporter, di entrambi gli “undici” in campo, un 50enne formiano, di origini napoletane, che, a causa di un piccolo screzio tra i giocatori in campo, ha estratto una pistola e l’ha puntata, agitandola nervosamente, contro gli spettatori. Protagonista del poco edificante gesto D.M., residente a Formia, nativo di Napoli, la cui arma, come da accertamento da parte dei Carabinieri della Stazione di Terracina, si è, poi, rivelata essere una pistola a piombini(poiché l’improbabile eroe della situazione, in un primo tempo, aveva negato di avere con se l’arma, con ben sedici piombini pronti per essere sparati, che, poco prima, aveva brandito, minacciosamente, contro tutti, gli uomini in divisa intervenuti hanno proceduto ad una perquisizione della sua auto, ritrovandola, abilmente celata in un vano posto all’interno dell’abitacolo), peraltro, priva del prescritto tappo rosso. Immediatamente segnalato alla compente Autorità Giudiziaria, l’uomo si è visto notificare, tramite la Questura di Latina, un provvedimento di DASPO, attraverso il quale gli si fa obbligo non solo di non accedere, per i prossimi tre anni, a campi di calcio e a qualsiasi struttura sportiva, di tutto il territorio nazionale, in cui, si disputino incontri a qualsiasi livello agonistico, perfino a quelli a carattere amichevole o/e a carattere benefico. Come spiega il Questore di Latina, Dottor Giuseppe De Matteis, “la misura adottata contro la persona resasi responsabile del gesto si è resa necessaria per riaffermare la necessità di tenere alta l’attenzione sui fenomeni di violenza negli stadi, nella consapevolezza che è necessario utilizzare azioni condivise tra tutte le istituzioni, per fare in modo che il momento dello sport sia, per tutti, solo un gioioso evento”.
C.S. Daniele Palazzo