Salvatore Minieri: Da quando mi sono schierato con La Svolta, mi è stata rivolta contro ogni arma

Salvatore Minieri: Da quando mi sono schierato con La Svolta, mi è stata rivolta contro ogni arma

PIGNATARO M. – Di seguito la nota del giornalista Salvatore Minieri, il quale interviene per chiarire la sua posizione in merito a notizie apparse su un sito di Pignataro:

Da quando mi sono schierato al fianco di Raimondo Cuccaro e degli amici fraterni del gruppo La Svolta, ne ho passate di ogni colore, mi è stata rivolta contro ogni arma: lecita, ma soprattutto, illecita e vile. Di tutto: dalle querele (circa una ventina che, per straordinaria coincidenza, portano in calce sempre le stesse firme, riferibili allo stesso gruppo politico), passando per esposti anonimi (anonimi solo sulla carta, visto il…livello che ne certifica la provenienza), ricorsi a ogni Autorità per cercare di creare qualche barzelletta giuridica, fino ad arrivare a una mia fantomatica candidatura a sindaco per le prossime Amministrative, già decisa a tavolino da non meglio precisate forze occulte.

Qualche ora fa, però, leggo dal sito comunedipignataro.it di essere stato addirittura scelto fra i prossimi detenuti che Pignataro fornirà alle Patrie Galere.

Sì, in un breve comunicato di questo sito, leggo di una mia condanna a sei mesi di carcere, irrogatami dal Tribunale di Salerno, per diffamazione a mezzo stampa.

Mentre ricevevo decine di telefonate di colleghi, avvocati e amici che ne sottolineavano la schietta comicità e la naturale vocazione cabarettistica, ho pensato alla notizia diffusa dal portale e, pur non essendo cifra del mio stile, ho ritenuto opportuno fare qualche precisazione visto che, tra le 20 querele, svariati ricorsi (tutti “coraggiosamente” anonimi) e articoli sul mio conto che sfiorano l’avanspettacolo felliniano, continuo strenuamente a fare il giornalista.

Almeno io, provo ad essere lucido e a spiegare che: si tratta di una sentenza di primo grado emessa dalla sezione staccata di Mercato San Severino (e non di Salerno, come erroneamente avete scritto). La pena è sospesa (sospensione condizionale) e, soprattutto, trattandosi appunto di primo grado (cosa che avete artatamente nascosto), è una sentenza non definitiva per diffamazione a mezzo stampa.

Inutile sottolineare che la stessa sarà impugnata nei termini e nelle modalità previste dalla Legge.

Stavolta, non vi sembra di aver esagerato un tantinello nella vostra strategia di persecuzione contro chi è amico di Cuccaro e de La Svolta?

Salvatore Minieri

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