PIGNATARO M. – Pubblichiamo di seguito un contributo inviatoci dal giornalista Salvatore Minieri:
Piena solidarietà e sincera vicinanza al collega ed amico Enzo Palmesano per le sconcertanti rivelazioni di un pentito che ha indicato il giornalista professionista di Pignataro Maggiore quale target di un raid di morte architettato dal boss Pietro Ligato. Secondo le deposizioni, infatti, il Palmesano era al centro di una manovra a catena tra camorra, giornalismo asservito ai poteri distorti e politica locale. Le dichiarazioni del pentito Giuseppe Pettrone (già rivelatesi credibili e riscontrate oggettivamente in altre occasioni), hanno confermato che Palmesano doveva essere ucciso in un agguato.
Umanamente rivolgo un abbraccio a Enzo e alla sua famiglia, rinnovandogli l’ammirazione per il coraggio e la brillante capacità professionale.