CAMIGLIANO/VITULAZIO – Nell’ambito dell’inchiesta sulla “monnezzopoli vitulatina”, spunta anche il nome dell’ex Sindaco della vicina cittadina di Camigliano, l’ingegner Vincenzo Cenname, totalmente estraneo all’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ma “tirato in ballo” dall’imprenditore Alberto Di Nardi, ex “patron” della Di Nardi Holding Industriale Spa, in merito ad una richiesta di assunzione per un giovane disoccupato.

L’imprenditore vitulatino Alberto Di Nardi, a seguito del suo arresto, veniva interrogato in data 08-03-2017, dai Sostituti Procuratori, dr. Carlo Fucci e dr. Giacomo Urbano, in seno alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, asserendo testualmente: “… poiché avevamo necessità, poiché sul cantiere di Frignano c’era un tasso di assenteismo altissimo, tra cui spesso nel nostro settore molti dipendenti vengono arrestati perché non sono stinchi di santo, da oggi neanche io lo sono, non fa niente, però all’epoca li reputavamo che non erano stinchi di santo, allora noi per coprire queste esigente temporali abbiamo la possibilità…. Invece poi un altro ragazzo di cui aveva bisogno, che proprio fu fatta la segnalazione dal Sindaco di Camigliano, ingegnere Cenname… non mi viene il nome… Era un ragazzo che davvero ne aveva bisogno, cioè era uno che non poteva manco mangiare”.

Nel medesimo interrogatorio, il dott. Fucci (Sostituto Procuratore), proprio in merito all’asserzione fatta dal Di Nardi, precisa allo stesso imprenditore: “Il problema non è questo… il problema è capire se la richiesta da parte del politico dell’assunzione consiste per dare qualcosa all’imprenditore, cioè dice “tu vuoi partecipare, se non mi dai questo… Volevamo capire se è questo il meccanismo”. (Stralcio Ordinanza N.7767/2015 dell’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Santa Maria Capua Vetere – dott. Sergio Enea – Pagina 61 – Allegato 1);

L’ingegnere Vincenzo Cenname, ex Sindaco di Camigliano e in carica fino al giugno del 2016, anche se citato negli atti d’inchiesta per una richiesta di assunzione avanzata nei confronti dell’imprenditore Di Nardi, è del tutto estraneo all’inchiesta avviata nei confronti della “monnezzopoli casertana”. Non ci è dato sapere se la società dei rifiuti della famiglia Di Nardi abbia anche svolto qualche lavoro per conto del Comune di Camigliano. Ricordiamo che, al momento, l’ingegner Cennane lavora presso il Comune di Comune di Casal di Principe, dove ricopre l’incarico di Responsabile del Settore dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente. (Conferimento dell’incarico di posizione organizzativa all’ing. Vincenzo Cenname – Comune di Casal di Principe – Protocollo Generale n. 7496 del 05-05-2016 – Allegato 2).

Se fosse vero quanto asserito da Di Nardi, vorrebbe dire che a rivolgersi all’imprenditore vitulatino, per sponsorizzazioni di ogni tipo (fuochi pirotecnici, cene, vacanze, offerte alle parrocchie) e richieste di assunzioni di disoccupati, erano veramente tutti. Insomma, Di Nardi, oltre a occuparsi di rifiuti, sembrerebbe il responsabile di una Società di Mutuo Soccorso per Opere Filantropiche. È stato lo stesso “filantropo” Alberto Di Nardi, in un interrogatorio del 16-03-2016, adichiarare: “…assunsi dipendenti solo per lavorare a Vitulazio, il fatto che io abbia assunto dipendenti comporta alla mia ditta un costo industriale di circa 38mila euro annui… Posso tranquillamente affermare che sia meno costoso pagare una tangente che assumere un dipendente”. (Stralcio Ordinanza N.7767/2015 dell’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Santa Maria Capua Vetere – dott. Sergio Enea – Pagina 64 – Allegato 3).

03-04-2017

Alfredo Di Lettera

1-all-ordinanza-n-7767-2015-gip-napoli-dott-enea-pagina-61

3-all-incarico-ingegnere-vincenzo-cenname-comune-di-casal-di-principe

3-all-ordinanza-n-7767-2015-gip-napoli-dott-enea-pagina-64