NAPOLI – La mostra “Theodor Boveri at the Naples Zoological Station” sarà inaugurata, presso la Sala Affreschi della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, il 27 febbraio 2017 alle ore 19,00, nell’ambito del simposio internazionale “From Boveri to Davidson: Embryological Approaches to Genomic Function”. In tale occasione, i preziosi vetrini contenenti i preparati microscopici dell’illuminato biologo tedesco torneranno, dopo più di un secolo, nella Città di Napoli, dove Theodor Boveri (1862-1915) pose le fondamenta della teoria cromosomica dell’ereditarietà. I vetrini, provenienti dal “California Institute of Technology”, potranno essere ammirati dagli addetti ai lavori a partire dal giorno dell’inaugurazione e dal pubblico martedì 28 febbraio 2017, dalle 9,00 alle 11,30 e dalle 15,00 alle 18,00. I vetrini di Boveri raccontano una storia straordinaria che incomincia proprio da Napoli, passando per la Germania, dove rimasero integri anche dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, per essere infine recuperati in una cantina dell’Università di Würzburg negli anni Novanta dello scorso secolo e approdare, a conclusione del loro viaggio, nelle terre dell’oltreoceano e divenire oggetto di studio al microscopio per gli scienziati del “California Institute of Technology”. A studiarli nuovamente fu Eric Davidson (1937-2015). Il convegno “From Boveri to Davidson: Embryological Approaches to Genomic Function”, celebra queste due vite scientifiche che, a 100 anni di distanza, sono state dedicate a decifrare il contenuto del nucleo e il suo ruolo nello sviluppo embrionale. Theodor Boveri, infatti, presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn poté, con l’uso e lo studio degli storici vetrini, rispondere a una delle domande cruciali della biologia di tutti i tempi: “Cosa determina la forma di un organismo vivente?”. In quell’epoca di fermento scientifico, la città partenopea divenne culla di sapere e di confronto per Theodor Boveri il quale, usando embrioni di riccio di mare, eseguì i primordiali esperimenti che stabilirono come: “Solo una precisa combinazione dei cromosomi contenuti nel nucleo delle cellule embrionali permette lo sviluppo normale di un organismo”. La mostra e il convegno sono stati fortemente voluti e organizzati dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn con la collaborazione dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (C.N.R.). L’evento si colloca, inoltre, nell’ambito dell’iniziativa “Celebrando Darwin”, in collaborazione con l’Università degli Studi Federico II. Un’occasione unica per celebrare la storia scientifica della città partenopea.
C.S.