CALVI R. – Cercavano voti per un aspirante onorevole, ma sono stati messi alla porta da alcuni cittadini infuriati. Il porta a porta della politica non va più. A denunciare l’accaduto il portavoce del Movimento 5 Stelle di Calvi Risorta Alfredo Allocca. Fa sapere che il fattaccio gli è stato raccontato da M.Z. 48enne di Calvi Risorta. “Tre persone si aggiravano nel mio quartiere, bussando alle porte di onesti cittadini. In un primo momento pensavo fossero i soliti venditori di calzini, poi visto che tenevano delle pubblicazioni in mano ho pensato fossero testimoni Genoa. Sono entrati nella casa di un mio vicino. Dopo cinque minuti gli ho visti uscire in tutta fretta, rincorsi dal mio vicino che inveiva contro di loro in malo modo. Ho cercato di calmarlo. E lui mi ha detto che erano venuti per chiedergli il voto”. Ma non è questo che ha fatto arrabbiare l’onesto cittadino, ma il fatto che il terzetto aveva lasciato intendere che, in caso di elezioni, l’onorevole si sarebbe adoperato per trovare lavoro al figlio disoccupato. Del fattaccio si è parlato nel quartiere a tal punto che il giorno dopo, quando il terzetto si è ripresentato sotto la porta di un altra famiglia, sono stati presi a secchiate d’acqua. Alfredo Allocca del Movimento 5 Stelle conclude: “E’ un episodio che senza dubbio deve far riflettere. Il vecchio modello di fare politica ormai è morto. Mi meraviglio che ci siano ancora persone che credono possano illudere e raggirare onesti cittadini; ma non tutti coloro che fanno politica sono così”.
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