La scelta di Antonio Conte rappresenta un indirizzo preciso da parte del Napoli di De Laurentiis che, a seguito di una stagione fallimentare con tre allenatori e tanti problemi, ha deciso di puntare forte su un profilo che sappia ben indirizzare i giocatori in campo. Gli effetti si osservano in termini di carattere, disposizione in campo e concentrazione, con il Napoli che non ha iniziato la stagione al meglio (vittoria soltanto ai rigori in Coppa Italia contro il Modena e sconfitta all’esordio contro il Verona), ma che ha saputo velocemente rifarsi nelle sfide successive.
Non c’è dubbio che, allo stato attuale dei fatti e considerando quale sia il legame di Conte con le vittorie in campionato, il Napoli appaia tra le squadre meglio quotate per una possibile vittoria dello scudetto: del resto, anche in piattaforme come scommesse.netbet.it, il Napoli figuri tra le compagini meglio indicate in termini di posizionamento finale in classifica. L’effetto della cura Conte si osserva non soltanto nell’organico in generale, ma soprattutto in alcuni calciatori diventati simbolo del nuovo Napoli: ma quali?
Alessandro Buongiorno
Da sempre le squadre di Antonio Conte presentano numerose caratteristiche positive soprattutto in termini di assetto in campo, a partire da una difesa solida che permette anche di giocare bene in ripartenza, contenendo gli attacchi avversari. Il gioco aereo, sia in difesa che in attacco, rappresenta un’altra peculiarità delle squadre allenate da Conte che possono contare su palle messe in mezzo e colpitori di testa abili nel gioco aereo. Nel Napoli, questo profilo corrisponde sicuramente ad Alessandro Buongiorno, che rappresenta un investimento importantissimo della squadra (acquistato per 40 milioni dal Torino) e che ha già messo a segno un gol in campionato nella partita contro il Cagliari.
Non solo, dal momento che il difensore ha mostrato grandissima solidità e, soprattutto, una buona predisposizione in termini difensivi, nel modulo di Antonio Conte che ha permesso al Napoli – fatta salva la prima partita del campionato contro il Verona – di migliorare sensibilmente anche i suoi numeri difensivi.
Zambo Anguissa
Che sia per la concorrenza con il nuovo acquisto McTominay o per la predisposizione di Antonio Conti a far performare positivamente i suoi centrocampisti, Zambo Anguissa rappresenta una delle note migliori del nuovo Napoli; con grandissima velocità, il centrocampista sembra essere tornato a quei grandissimi livelli che avevano stupito tutti, fin dal momento del suo acquisto, in virtù di una propensione all’attacco e ad una solidità che non lasciano spazio ad interpretazioni differenti del gioco. Il centrocampista sembra inserirsi molto di più per effetto dello stile di gioco dell’allenatore, mostrando una grandissima qualità offensiva e non solo; abile anche quando non si trova in possesso del pallone, Anguissa rappresenta una vera e propria roccia del centrocampo napoletano, con intercetti e con la fluidificazione della manovra che permette di accelerare qualsiasi proposta offensiva del Napoli.
Khvicha Kvaratskhelia
Probabilmente non aveva bisogno di Antonio Conte, in virtù di un grandissimo talento che è sotto gli occhi di tutti, ma se possibile Khvicha Kvaratskhelia appare addirittura migliorato nella nuova formazione partenopea; di sicuro, la peculiarità principale dell’attaccante è rappresentata dal suo ruolo sempre più centrale anche in termini di modulo: non più soltanto un esterno ma una vera e propria sotto-punta, che agisce alle spalle di Lukaku e che può sfruttare i suoi assist. Con qualità nel dribbling e nella conduzione del pallone, il georgiano può offrire superiorità numerica al Napoli superando i suoi avversari e garantendo anche una manovra offensiva ben calibrata: giunto a ridosso dell’area di rigore, può optare per passaggio o tiro senza alcuna differenza, avendo qualità eccelse in entrambi i fondamentali.
Romelu Lukaku
L’ultimo tra i calciatori che sono maggiormente valorizzati dal nuovo Napoli di Antonio Conte non può che essere Romelu Lukaku, che ha vissuto probabilmente la sua migliore stagione in carriera proprio con Antonio Conte, anche se con la maglia dell’Inter. Il centravanti belga ha avuto modo di giocare in diverse squadre e, soprattutto, di sperimentare diversi sistemi di gioco, soprattutto evidenziando le differenze tra la Serie A e la Premier League, con i rispettivi regimi tattici.
L’allenatore del Napoli, complice anche un preparatore fisico tra i più ambiti all’Inter, è riuscito a realizzare un lavoro assolutamente eccezionale, che ha permesso al centravanti di essere il vero e proprio faro offensivo di una squadra che poteva contare anche su un Lautaro Martinez in forma. Con il Napoli, le prime uscite hanno dimostrato che la musica non è cambiata: diversamente rispetto a quanto osservato nella sua stagione alla Roma, in cui l’attaccante faticava molto, il gioco del Napoli sembra molto accentratore, con palla data a Lukaku che si occupa di smistare e realizzare assist con grande facilità.
Comunicato Stampa