Napoli: insegnanti a tamburi battenti verso le prove concorsuali

Napoli: insegnanti a tamburi battenti verso le prove concorsuali

NAPOLI – Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) ha pubblicato i Bandi di Concorso per esami e titoli finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e “di sostegno” dell’organico dell’autonomia della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° e 2° grado – vedi Gazzetta Ufficiale (G.U.) 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 16 del 26 febbraio 2016). La finalità complessiva sta nel coprire, per il triennio 2016/2019 a livello nazionale, 6.933 posti comuni nelle scuole dell’infanzia (di cui 809 nella sola Campania), 17.299 nelle primarie (di cui 1.604 in Campania), 16.147 posti comuni nelle secondarie di 1° grado e 17.232 di 2° grado. Inoltre, si punta alla copertura di 304 posti di sostegno nelle scuole dell’infanzia, 3.799 nelle primarie, 975 nelle secondarie di 1° grado e 1.023 di 2° grado. Addizionando vien fuori che saranno in palio 63.712 posti di insegnamento che stanno mettendo in moto un’enorme macchina organizzativa. Le procedure concorsuali sono comunque su base regionale e, pertanto, affidate agli Uffici scolastici regionali (Usr) la cui sede, per la Campania, è a Via Ponte della Maddalena, 55 (sito internet www.campania.istruzione.it; email direzione-campania@istruzione.it; tel 081.557.61.11) e lavora sotto la guida del biondo direttore generale Luisa Franzese.

Per tutti gli insegnanti interessati a questo maxiconcorso c’è tempo fino alle ore 14 del prossimo 30 marzo per presentare online la domanda di partecipazione, tramite il sistema POLIS. Di qui un primo dato oggettivo che naturalmente determina ansia: infatti, si corre a tamburi battenti verso l’accertamento dei requisiti per stabilire se si può prendere parte alla megaselezione, affrontando poi le prove scritte e, per i concorrenti che le supereranno, gli orali. L’avviso relativo al calendario delle prove d’esame sarà pubblicato in G.U. il 12 aprile di quest’anno in cui son costretti ad una rapidità eccezionale non soltanto i docenti, ma pure le Commissioni giudicatrici (gli aspiranti presidenti e componenti hanno addirittura il 19 marzo come termine di scadenza per la presentazione delle loro istanze esclusivamente via web) e gli Uffici centrali e periferici del nostro Servizio scolastico statale. Si prevede che le date per le prove scritte saranno collocate fra aprile e maggio e in pratica si profila una corsa generale forsennata, laddove si considerino, ad esempio, le notevoli innovazioni anche tecnologiche rispetto ai precedenti concorsi; i tempi necessari per la revisione degli elaborati; il divieto di esonero dal servizio per i commissari ai quali peraltro, al fin di limitar le spese, sono attribuiti modici compensi; i tempi di convocazione e di svolgimento degli orali; il successivo periodo di valutazione dei titoli. Insomma questo concorsone finirà per cagionare una primavera ed un’estate di fuoco nel mondo scolastico italiano. D’altronde è lecito supporre che perfino un’organizzazione “svizzera” sarebbe messa a dura prova.

Tuttavia, il ministro Stefania Giannini, in un’intervista rilasciata al Sole24Ore, ha precisato che, salvo imprevisti, “a settembre 2016 entreranno in ruolo i docenti del turnover; il resto dei 63mila saranno assunti nel triennio”. Ed ha aggiunto: “Al netto del potenziamento gli assunti in tre anni saranno 100mila”. Perdirindina, un esercito di insegnanti! Ma, s’intende, dovrà funzionare tutto a perfezione.

 

Raffaele Raimondo

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